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Mignemi e Portale nominati assessori, ne “beneficia” anche l’opposizione

Per spianare la strada al fratello, Carmelo Mignemi lascia il Consiglio: entra Alfio Distefano

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Andiamo con ordine: Vincenzo Mignemi è il nuovo assessore a Biancavilla. Lo ha nominato il sindaco Antonio Bonanno, dopo la casella lasciata libera da Vincenzo Amato. Un epilogo ampiamente anticipato da Biancavilla Oggi. Il primo cittadino ha proceduto anche alla nomina del “sostituto” di Nino Finocchiaro, dimessosi per turnover interno al proprio gruppo. Al suo posto entra Salvatore Portale, diretto riferimento di Antonio Portale, uno degli esponenti di Forza Italia a Biancavilla.

Non è finita qui. Per consentire la nomina di Vincenzo Mignemi, il fratello Carmelo ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale, dopo esservi entrato in qualità di candidato sindaco non eletto. Le sue dimissioni sono state necessarie in quanto l’ingresso del fratello in Giunta avrebbe costituito un palese conflitto di interessi non consentito dalla normativa. Il posto lasciato vuoto in aula da Carmelo Mignemi dovrebbe essere ora occupato da Alfio Distefano, primo dei non eletti della coalizione sostenitrice di Mignemi.

Quadruplo salto nel circo della politica

Una sola mossa ha innescato un vortice che ha portato alla dimissione di due assessori e alla nomini di altri due, oltre alle dimissioni di un consigliere ed al subentro di un altro. Un rimescolare di carte. Contorsioni della politica biancavillese, che dà un nuovo assetto alla Giunta e allo schieramento di governo e, per effetto collaterale, ne beneficia anche l’opposizione.

Se la maggioranza, infatti, dopo il passaggio da sinistra a destra di Vincenzo Mignemi e Rosanna Bonanno, guadagna due componenti, la minoranza (ovvero il Partito democratico) acquisisce un seggio, per diretta conseguenza delle dimissioni di Carmelo Mignemi. Dimissioni necessarie per spianare la strada assessoriale del fratello. Può finalmente brindare Alfio Distefano che da anni tentava di mettere piede nell’assemblea cittadina e che adesso su di lui convergono alte aspettative. Aspettative legate a vitalizzare un’opposizione consiliare che finora si è dimostrata assenteista, muta, irrilevante, estranea al dibattito pubblico.

Certo è che, da qualsiasi punto di vista si guardi la politica biancavillese, in questo momento, provoca un vero giramento di testa. Dalla prassi trasversale dei cosiddetti “turnover” si è passati ai quadrupli “salti mortali”. Il circo della politica locale non smette mai di stupire.

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Per la sfida tra Bonanno e Ingiulla chiamati alle urne 21.638 biancavillesi

Seggi aperti per scegliere il sindaco e 16 consiglieri comunali per il quinquennio 2023-2028

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© Foto Biancavilla Oggi

Seggi aperti, oggi fino alle ore 23 e domani dalle 7 alle 15, per 21.638 biancavillesi aventi diritto (10.566 uomini e 11.072 donne). I dati comprendono pure coloro che si trovano all’estero.

Tutti chiamati ad eleggere il sindaco di Biancavilla per i prossimi cinque anni (la scelta è tra Antonio Bonanno per il Centrodestra ed Andrea Ingiulla per il Centrosinistra) e 16 consiglieri comunali, tra i 144 candidati distribuiti in nove liste.

Biancavilla è tra i 18 Comuni della provincia di Catania al voto in questa tornata elettorale. Essendo tra i 6 con popolazione superiore a 15.000 abitanti, il sistema elettorale è quello proporzionale.

Il primo cittadino uscente, Antonio Bonanno, è ricandidato e sostenuto da otto liste: Noi per Biancavilla, Prima l’Italia, Fratelli d’Italia, Movimento per l’autonomia, Biancavilla in azione, Biancavilla mi piace, Biancavilla che lavora, Energie per Biancavilla. Suoi assessori designati sono Martina Salvà, Vincenzo Giardina e Vincenzo Randazzo.

A sfidarlo è Andrea Ingiulla, sostenuto dalla lista Partito Democratico – Biancavilla che vogliamo, che ha designato assessori Fina Greco, Salvo Spadaro, Margherita Messina, Grazia Ventura e Pietro Benina.

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