Politica
Laboratori rivolti a 100 giovani di Biancavilla con borse lavoro di 700 euro
Progetto promosso dal Comune e dall’Irssat con finanziamenti dell’Anci e di Palazzo Chigi

Un progetto che coinvolge aziende del territorio biancavillese e mira a coinvolgere i giovani in laboratori che possano arricchire le loro competenze. Si chiama “Fix Lab” ed è realizzato in partnership dal Comune di Biancavilla e da Irssat Ets e Irssat Young Onlus.
«Insieme –spiega il sindaco Antonio Bonanno– promuoveremo una serie di laboratori professionalizzanti per arricchire il bagaglio di conoscenze utile per le attività lavorative. Le attività sono soprattutto rivolte a quanti vivono situazioni di disagio economico o sociale o che soffrono di disabilità».
Nello specifico, saranno 100 giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni ad essere selezionati. I dettagli sono stati presentati al palazzo comunale dal sindaco assieme ai presidenti di Irssat e Irssat Young, Giuseppe Lo Bianco e Manuela Cannistraci. Si dà il via così al bando di selezione dei partecipanti.
«Avremo la possibilità di “premiare” il 10% dei partecipanti con borse lavoro di 700 euro circa al mese per 4 mesi», dice il primo cittadino.
Nel progetto sono coinvolte molte aziende del territorio, dove i giovani potranno svolgere tirocini formativi. Per uno dei laboratori ci sarà il contributo di un maestro della sartoria nazionale, il sarto biancavillese Salvatore Papotto.
“Fix Lab” prevede l’attivazione di un “Repair Cafè” nell’area verde di via Taranto e nella aree adiacenti adibite a parcheggio. Ai giovani inseriti nel progetto, inoltre, sarà data la disponibilità di utilizzare spazi e sale di Villa della Favare per le attività previste.
Beneficiamo di un finanziamento di 120mila euro da parte dell’Anci e della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile. Biancavilla è l’unico comune siciliano di fascia media ad essersi aggiudicato il finanziamento. Il progetto prevede l’istituzione di un Osservatorio Giovani e ha la durata di 12 mesi.
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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