Cronaca
Operatore ecologico investito da un’auto: trasportato al “Cannizzaro”
L’uomo stava lavorando ai bordi della strada: l’episodio è accaduto vicino all’ingresso del cimitero
Un operatore della ditta Caruter, incaricata del servizio di gestione dei rifiuti a Biancavilla, è stato investito da un’auto. L’uomo, 47enne, aveva appena iniziato il suo servizio, verso le 5 del mattino. Si trovava in viale Cristoforo Colombo, vicino all’ingresso del cimitero.
Era intento tagliare l’erba ai bordi della strada, quando una Fiat Panda lo ha investito (complice, con ogni probabilità, la scarsa illuminazione).
Il malcapitato è stato sobbalzato fino ad urtare frontalmente contro il parabrezza, lesionandolo.
È stato lo stesso automobilista a prestare i primi soccorsi, in attesa dell’ambulanza del servizio del 118. Gli operatori sanitari, dopo le prime cure, hanno trasportato il lavoratore in codice rosso all’ospedale “Cannizzaro” di Catania.
L’uomo ha riportato diversi traumi (soprattutto al volto e alla mandibola) e al momento si trova in osservazione nella struttura sanitaria catanese, in attesa di accertamenti.
Sull’episodio, sono intervenuti anche i carabinieri. Da verificare ed accertare se l’operatore ecologico stesse lavorando nel rispetto delle norme di sicurezza e se l’azienda avesse dotato il proprio dipendente degli appositi indumenti e dispositivi.
«All’operatore esprimiamo tutta la nostra vicinanza», dice il sindaco Antonio Bonanno a Biancavilla Oggi. «Un lavoratore esemplare, che si è sempre distinto per senso del dovere ed attaccamento al servizio. Il nostro augurio è che possa guarire presto e ritorni al lavoro».
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Cronaca
Operazione “Ultimo atto”, avviato il processo anche per altri sei imputati
Segue il rito abbreviato un altro troncone, con il presunto reggente del clan e 12 suoi picciotti
Prima udienza dibattimentale del processo scaturito dall’operazione antimafia “Ultimo atto”, condotta dai carabinieri a Biancavilla, nel settembre 2023. Alla prima sezione penale del Tribunale di Catania (presidente Riccardo Pivetti) al via il processo a carico di sei imputati: Carmelo Militello, Nicola Minissale, Ferdinando Palermo, Alfredo Cavallaro, Maurizio Mancari e Francesco Restivo. Altri 13 seguono, invece, il rito abbreviato e per i quali la Procura ha chiesto condanne per 125 anni complessivi di reclusione. Si tratta del gruppo che fa capo a Pippo Mancari u pipi (anche lui imputato in abbreviato, per il quale sono stati chiesti 12 anni di reclusione).
Siamo alle udienze interlocutorie: si procederà ora alle richieste di prova e al conferimento ai periti per la trascrizione delle intercettazioni. Dialoghi telefonici ed ambientali che hanno fatto emergere un organigramma con vecchie facce e giovani rampanti e una rete di affari illeciti.
Non soltanto estorsioni (ai danni di sei imprenditori e commerciati, oltre che agli ambulanti e ai giostrai della festa di San Placido). Ma anche traffico e spaccio di droga: un mercato sempre fiorente. E poi, la cosiddetta “agenzia”. Due società di trasporto su gomma, che, secondo gli inquirenti, per lunghi anni era stata nelle mani dei clan di Adrano e Biancavilla, imponendo il monopolio assoluto nei servizi rivolti soprattutto ad imprese della lavorazione di agrumi. Carmelo Militello e Ferdinando Palermo, in particolare, sarebbero i due uomini chiave della “agenzia”. Un’attività sottoposta a sequestro finalizzato alla confisca per un valore di circa 3 milioni di euro.
Gli altri componenti del gruppo che hanno scelto il rito abbreviato sono, oltre a Pippo Mancari: Giovanni Gioco, Salvatore Manuel Amato, Placido Galvagno, Piero Licciardello, Mario Venia, Fabrizio Distefano, Nunzio Margaglio, Alfio Muscia, Carmelo Vercoco, Cristian Lo Cicero e Marco Toscano. Imputato è anche Vincenzo Pellegriti, che del gruppo si è disassociato, entrando nel programma di protezione per i collaboratori di giustizia. Le sue dichiarazioni sono state utilissime all’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Bonomo.
In entrambi i procedimenti si sono costituiti parte civile il Comune di Biancavilla (su delibera della Giunta del sindaco Antonio Bonanno, rappresentata dall’avv. Sergio Emanuele Di Mariano) e l’associazione Libera Impresa (rappresentata dall’avv. Elvira Rizzo). Non figura, invece, nessuna delle vittime di estorsione. Assenti: come da consueta tradizione omertosa.
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