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Azione vandalica danneggia la statua di San Giovanni Bosco a Biancavilla
Staccata la mano sinistra del santo salesiano raffigurato nell’opera in marmo di Carrara
Azione vandalica in piazza Don Bosco, a Biancavilla. Danneggiata la statua in marmo di carrara che raffigura santo, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Spezzata una mano ad opera di ignoti.
Un episodio che non lascia indifferenti. «È giunto il momento di riappropriarci della sana e civile convivenza», commenta Giuseppe Sant’Elena, responsabile dell’oratorio “Don Pino Puglisi”.
La statua era stata posta al centro dell’omonima piazza nel 1992 con una festa, a cui avevano preso parte la famiglia salesiana, il sindaco Carmelo Nicolosi e l’arcivescovo Luigi Bommarito. Di recente era stato oggetto di pulizia straordinaria, dopo che per anni era stata lasciata senza alcuna attenzione.
«Vedere questa piazza giornalmente frequentata da adolescenti e giovani –dice Sant’Elena– è bellissimo, perché una città ha bisogno di spazi d’aggregazione, soprattutto se portano nomi come quello di don Bosco. Ma perché arrivare a questo? Che senso ha deturpare e distruggere? Che senso ha vivere male il tempo che, invece, si dovrebbe impiegare per socializzare e vivere con amici in maniera sana?».
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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