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Ss 284, Barbagallo: «Mantenere lo spartitraffico nel tratto di Biancavilla»

All’ampio coro contro l’Anas si aggiunge il Pd Sicilia, che interesserà la quarta commissione all’Ars

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«Convocheremo l’Anas in audizione alla quarta Commissione “Territorio, ambiente e mobilità” per i chiarimenti del caso».

Con questo impegno, il Pd Sicilia interviene sullo spartitraffico, in territorio di Biancavilla, della Strada Statale 284, che l’Anas ha annunciato di volere rimuovere.

«In questo momento –dice il segretario regionale Anthony Barbagallo– non riusciamo a capire i criteri di scelta e di lavoro che stanno adottando. In un primo momento si installa un autovelox su un tratto già sicuro. E poi il 28 Maggio l’Anas annuncia l’imminente rimozione del cordolo spartitraffico sulla Ss 284, nel tratto compreso tra il km 35 e il km 37 ricadente all’interno del territorio comunale di Biancavilla».

«Vogliamo vederci chiaro sugli interventi di sicurezza avviati sulla Ss 284», sottolinea Barbagallo, che intende proporre un’audizione dei rappresentanti Anas in commissione all’Ars.

Un “no” corale a rimuovere lo spartitraffico

L’annuncio della rimozione dello spartitraffico (da ritenere, così come è, in violazione al Codice della strada) ha suscitato parecchie perplessità. Lo stesso sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, si è messo in contatto con l’Anas per chiedere chiarimenti, chiedendo di mantenere il cordolo al centro della carreggiata. Dal fronte della maggioranza di centrodestra che sostiene Bonanno c’è stata una presa di posizione unanime per chiedere il mantenimento dello spartitraffico, da rendere compatibile con il Codice della strada.

Sulla stessa linea, il Comitato “Pro raddoppio Ss 284”, con il promotore Benedetto Torrisi, che ha contattato il direttore regionale dell’ente gestore dell’importante arteria. Anche gruppi spontanei di automobilisti dei comuni di questo versante etneo si sono prodigati, soprattutto tramite i social network.

E adesso si aggiunge anche il Pd regionale per portare la questione al Palazzo dei Normanni. Questione che va affrontata in maniera globale: spartitraffico, autovelox fisso e adeguamento dei limiti di velocità.

La Ss 284 -per la cronaca- come annunciato dal sindaco Bonanno e dall’ex ministro Nunzia Catalfo, è stata inserita dal governo Draghi tra le le priorità del piano dei lavori pubblici. Gli interventi, come si discute ormai da alcuni anni, riguardano il raddoppio delle corsie ed un complessivo intervento di messa in sicurezza.

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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