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Ospedalità privata, il biancavillese Giosuè Greco al vertice dell’Aiop

Il direttore generale del “Cenacolo” eletto nel direttivo provinciale dell’associazione di categoria

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© Foto Biancavilla Oggi

Il biancavillese Giosuè Greco, direttore generale dell’Opera Cenacolo Cristo Re, è stato eletto tra i componenti del Consiglio direttivo provinciale dell’Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata). Lo ha deciso l’assemblea provinciale, rinnovando la governance per il triennio 2021-2023.

Oltre a Greco, fanno parte del Direttivo Daniele Virgillito (Centro Catanese di Medicina e Chirurgia del gruppo Lanteri Murabito), nel ruolo di presidente, e Dario Pagano (Casa di cura Gibiino).

Ai nuovi vertici dell’Associazione italiana ospedalità privata ha formulato gli auguri di buon lavoro il presidente regionale di Aiop-Sicilia, Carmelo Tropea.

«Il comparto sanitario privato non solo sta dimostrando grande capacità adattiva dopo l’onda d’urto dell’emergenza pandemica – afferma Virgillito – ma con grande spirito di collaborazione ha lavorato in sinergia con il Servizio Sanitario Regionale per rispondere alle esigenze di salute dei cittadini, modificando in tempi rapidi il proprio assetto

L’Aiop, nel territorio provinciale conta oltre 1600 posti letto nelle 18 strutture associate. Tra queste anche, la struttura biancavillese di contrada “Croce al vallone”, diretta da Giosuè Greco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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