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Associazionismo

Anziana ottantenne salvata in extremis, grazie ai volontari della Croce Rossa

Sembrava una ordinaria richiesta di aiuto, invece è emersa una situazione ben più grave

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Erano stati chiamati dall’Ufficio Covid e dalla polizia municipale di Biancavilla perché un’anziana che vive da sola, positiva al coronavirus, aveva difficoltà a caricare il proprio telefonino. Due suoi figli e gli altri familiari erano impossibilitati a prestarle aiuto perché ricoverati o isolati a casa, anche loro a causa dell’infezione virale.

Pensavano di dovere compiere un normale servizio di assistenza: uno dei tanti che viene svolto silenziosamente nella quotidianità del loro impegno. Invece, i volontari della Croce Rossa di Biancavilla si sono trovati davanti un caso di emergenza. Il loro intuito ha evitato che si arrivasse ad un altro epilogo.  

È stata la Croce Rossa biancavillese a chiamare la sala operativa di Catania e ad allertare il reparto di “Sanità pubblica” dell’associazione. Due volontari, con vestiario e formazione adeguati a casi del genere, sono intervenuti nell’abitazione della donna, che con difficoltà ha aperto. I volontari hanno subito realizzato che si trattava di una situazione altamente critica. L’anziana, ultraottantenne, presentava tosse, battito cardiaco accelerato e un’insufficienza respiratoria grave, al punto che il saturimetro segnava 84.

Da qui, l’allarme lanciato al 118 e il conseguente trasporto in ambulanza della donna al pronto soccorso ed il ricovero all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

Il servizio svolto dalla Croce Rossa, che non ha sottovalutato la richiesta di aiuto, ha consentito di correggere una storia che sembrava già scritta. Ne è convinto Stefano principato, presidente del comitato della Croce Rossa di Catania.

«Senza quell’intervento –sottolinea a Biancavilla Oggi– la signora sarebbe morta. È la prova dell’importanza del nostro servizio, dedicato a quanti vivono in situazione di vulnerabilità. Bisogna dire grazie ai volontari. Bisogna essere orgogliosi dei ragazzi di Biancavilla, che mostrano di essere vicini alle persone e alle loro esigenze. Il loro impegno è da encomiare».

«Noi abbiamo un centralino a disposizione di quanti abbiano bisogno di farmaci o della consegna della spesa. Un servizio –spiega Principato– nato già a marzo, in occasione del primo lockdown, e che proseguiamo ancora. Dietro a richieste che sembrano banali, si apre un mondo. E i volontari di Biancavilla hanno avuto il giusto intuito. Avrebbero potuto minimizzare, invece non hanno rinunciato ad intervenire e questo ha permesso di soccorrere la donna».

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Associazionismo

Il fumo e altre dipendenze giovanili, l’Ipsia di Biancavilla fa prevenzione

Esperti e rappresentanti Lions a scuola: «Contrastare comportamenti dannosi per la salute»

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Le statistiche sono chiare: il “vizio” del fumo si apprende già alle scuole medie, dagli 11 ai 13 anni. Un fenomeno preoccupante che, spesso, è anticamera di altre dipendenze. La prevenzione è di fondamentale importanza.

Un incontro all’Ipsia “Efesto” di Biancavilla è stato organizzato, con esperti del settore, dai Lions club di Adrano – Bronte – Biancavilla e di Trecastagni. Per i club, Gaetano Allegra ha sottolineato «il ruolo cruciale dell’associazione nel supporto alle comunità e nella promozione della salute». La psichiatra Vera Trassari (responsabile SerT Adrano/Bronte e delegata distrettuale al service) ha illustrato le cause ed i fattori di rischio legati alle dipendenze, coinvolgendo i ragazzi nel dibattito. Particolare attenzione al tabagismo, all’uso di sostanze sintetiche, ai disturbi della condotta alimentare, nonché all’uso eccessivo di cellulari e computer.

Salvuccio Furnari, segretario distrettuale Lions, già pedagogista del Dipartimento di Salute mentale di Adrano, ha messo in evidenza i servizi di supporto disponibili per individui e famiglie: la rete di aiuto può fare la differenza in situazioni di difficoltà. «Un momento educativo importante – ha ribadito – per la prevenzione e la sensibilizzazione sui temi della salute e delle dipendenze, per promuovere il benessere della comunità e per fornire le risorse necessarie a chi ne ha bisogno».

Ad usufruirne gli alunni del plesso con la referente Giuseppina Pulvirenti e l’insegnante Loredana Ricceri, promotrice dell’incontro. Un’iniziativa che si lega anche all’attivazione, presso l’Ipsia, del nuovo indirizzo di studi “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”. Un percorso formativo che integra l’area sociale e sanitaria, preparando i futuri professionisti a rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione.

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