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Il coronavirus ha (finora) colpito 369 biancavillesi: quelli guariti sono 146

Il sindaco Bonanno: «Capiremo nei prossimi giorni come arriveremo a ridosso delle festività di Natale»

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© Foto Biancavilla Oggi

di VITTORIO FIORENZA

L’epidemia fa il suo corso. Silenziosamente. O quasi. L’ultimo bollettino dell’Asp di Catania fornito al sindaco di Biancavilla conteggia in 369 i biancavillesi colpiti dal coronavirus, dall’inizio della seconda ondata.

Persone infette con o senza sintomatologia. E chi ha accusato effetti, questi vanno da lievi a marcati, fino all’urgenza del ricovero presso una struttura ospedaliera (reparto Covid o Rianimazione, per i casi più gravi).

Delle 369 persone con tampone positivo, quelle guarite sono state fino a questo momento 146. I biancavillesi con contagio in corso, quindi, sono 223.

I decessi registrati sono 12: 9 uomini e 3 donne. Quasi 500, a Biancavilla, sono poi i soggetti in isolamento fiduciario presso le proprie abitazioni.

Fin qui i dati ufficiali. Se si considerano le stime degli asintomatici che non si sono mai sottoposti ad alcun test, si ha un’idea della dimensione dell’epidemia a Biancavilla. E adesso si corre verso le festività natalizie con i rischi di ulteriori occasioni di incontro che ne conseguono. D’altra parte, la diffusione del virus risulta essere consistente in ambito familiare. E questo si sa non da adesso.

«I prossimi giorni -ha detto il sindaco Antonio Bonanno, a commento dell’aggiornamento dei dati – saranno decisivi per capire come arriveremo a ridosso delle festività natalizie. Di certo, non ci saranno deroghe ai nostri comportamenti che dovranno rimanere sul binario della massima attenzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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