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Politica

Dopo 36 anni di indifferenza, il ricordo di Luciana: un giardino a lei dedicato

La piccola uccisa in una rapina nel 1984, la Giunta Bonanno delibera l’intitolazione con targa commemorativa

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di VITTORIO FIORENZA

Luciana Portale, la bambina uccisa nel 1984 a Biancavilla, in una rapina al supermercato, avrà una targa commemorativa con il giardino di piazza Martiri della resistenza a lei dedicato. Lo ha deliberato la Giunta comunale, dando seguito così all’impegno che il sindaco Antonio Bonanno si era assunto attraverso Biancavilla Oggi.

Ci eravamo occupati di Luciana, raccontando la sua storia e rievocando una delle pagine più tristi di cronaca nera per Biancavilla. Lo avevamo fatto, prendendo spunto dall’intervento su un gruppo Facebook di Giuseppe, uno dei fratelli di Luciana, che lamentava il disinteresse che in tutti questi anni c’è stato da parte della città e di tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite.

«In questi 36 anni non è stata mai ricordata, mai un fiore, nulla. Sarebbe stata una cosa stupenda per noi ma Biancavilla è così», aveva scritto Giuseppe. Tanti i commenti a seguire: «Sarebbe il caso di mettersi una mano sulla coscienza e dare dignità non solo a lei ma anche ai suoi cari», scriveva Tiziana Diolosà, una utente di Biancavilla.

L’impegno del sindaco Bonanno

Biancavilla e il peso del passato criminale: il dovere di ricordare la piccola Luciana”, avevamo titolato sul nostro giornale, sollecitando il primo cittadino a prendere una posizione. «Avremo modo di realizzare un gesto nel ricordo di Luciana, è l’impegno che assumo fin da adesso», ci aveva assicurato il primo cittadino.

Di oggi, la delibera di Giunta, mentre il 3 settembre, nella ricorrenza dei 36 anni della morte di Luciana è prevista una cerimonia in piazza Martiri della resistenza, alle ore 11, con la partecipazione istituzionale e dei familiari della bambina.

«Rievocare la memoria della piccola Luciana Portale, la sua storia e la sua vicenda dolorosa -si legge nelle motivazioni dell’atto deliberativo- contribuisce a conservare il ricordo della nostra giovane concittadina, vitt

Biancavilla stordita, poi il silenzio

Quando venne uccisa, Luciana aveva appena due anni. Si trovava con la mamma in un negozio di generi alimentari, in zona “Casina”. I malviventi entrati per la rapina erano stati sorpresi dal pianto della piccola.

Uno di loro fa partire un colpo di fucile, che centra la bambina, mentre era in braccio alla mamma. ammazzandola sul colpo. Per Biancavilla è un enorme choc. I rapinatori, paternesi di 17, 18 e 22 anni, vengono arrestati.

Poi cala il silenzio sulla triste storia di Luciana. Trentasei lunghi anni. È arrivato il momento di rendere omaggio alla sua memoria. Un gesto tardivo ma giusto. Serve alla famiglia. Serve alla comunità, che non deve dimenticare gli anni della criminalità ruggente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica

L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars

L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo

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© Foto Biancavilla Oggi

Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.

Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.

I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».

L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.

Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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