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Politica

Movida a Biancavilla, nuova ordinanza: nei week end locali aperti fino alle 2

Bonanno: «I gestori sono una categoria da tutelare, così come va garantita la vivibilità urbana»

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© Foto Biancavilla Oggi

Il sindaco Antonio Bonanno ha dato seguito all’ordinanza legata all’attività della “movida”, scaduta nella notte di domenica scorsa. La nuova ordinanza sindacale non muta le cose, se non nella chiusura dei locali che, nelle serate di venerdì, sabato e domenica, viene posticipata alle ore 2, mentre dal lunedì al giovedì resta confermata alle ore 1. L’ordinanza resterà in vigore sino a tutto il prossimo mese di agosto.

«Non si torna indietro – spiega il primo cittadino Bonanno -: in nome del buonsenso si è deciso di posticipare l’orario di chiusura alle 2, nei fine settimana. Ringrazio il Corpo di Polizia municipale ed i carabinieri per l’azione incisiva di queste settimane. Sono stati sanzionati sia i locali che non si erano attenuti all’ordinanza sia coloro i quali sfrecciavano con l’auto con il volume dell’autoradio a livelli indecenti».

«Ma, tengo a precisare, che i gestori dei locali –specifica Bonanno– non sono l’obiettivo esclusivo dell’ordinanza: sono, anzi, proprio loro una risorsa da tutelare e valorizzare per la nostra città. Sono il fulcro di un modello biancavillese che merita di essere supportato in tutto e per tutto, difatti abbiamo azzerato la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Era necessario riorganizzare la movida per lavorare tutti al meglio».

«Abbiamo, inoltre, tutti l’obiettivo di salvaguardare la quiete, la incolumità pubblica e principalmente la vivibilità urbana. Ma tutto questo –evidenzia il sindaco– non può avvenire solo con la repressione. Occorre un patto sociale tra frequentatori della Movida, i titolari delle attività di ristoro, le Forze dell’Ordine e le istituzioni».

Poi un appello alla responsabilità: «Occorre la volontà di tutti noi per rendere Biancavilla ancora migliore. Confido nella collaborazione di tutti per una ripresa economica che passa anche dalle serate biancavillesi all’aperto».

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2 Comments

2 Comments

  1. Beppe

    17 Giugno 2020 at 13:53

    Basterebbe fare un’isola pedonale dalle 23 e fare sì che il Prefetto invii più pattuglie delle Forze dell’ordine per risolvere la questione.

  2. Beppe

    17 Giugno 2020 at 13:51

    Le regole e le leggi ci sono già.
    Gli schiamazzi notturni e le risse sono già contemplati come reati.
    Dopo 3 mesi di chiusura bisognerebbe dare più spazio ai commercianti.
    In estate fa caldo ed è bello poter stare fuori fino a tardi.
    Certo bisogna farlo in sicurezza ma le leggi esistono già, invece di fare questo tipo di ordinanze, secondo me sarebbe stato più opportuno bussare alla porta del signor Prefetto, così invece si colpiscono i gestori dei locali e chi civilmente e nel rispetto delle regole vorrà godersi lo svago.

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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