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Cartoline di una Biancavilla in “Fase 2” tra voglia di normalità ed eccessi da evitare
Prima giornata con misure più allentate a quasi due mesi dal lockdown, il sindaco: «Guai ad abbassare la guardia»

di Vittorio Fiorenza
Già dalle prime ore del mattino, il continuo passaggio delle auto sotto casa e i rumori dei clacson sono stati i primi indizi di una giornata diversa rispetto alle precedenti. Altro segno che ha spezzato la routine delle settimane che ci siamo lasciati alle spalle è stato ricevere nella cassetta delle lettere i volantini con le offerte dei supermercati.
Ma a dare l’evidenza dell’allentamento delle restrizioni a Biancavilla è stato certamente il consueto traffico su via Vittorio Emanuele e i parcheggi tutti occupati.
Poi, nel corso della giornata, in tutto il paese gruppi di anziani a parlottare e ragazzini in giro. Chi con mascherina e guanti in lattice. Chi senza nessuna protezione. La “Fase 2” a Biancavilla inaugurata con una sorta di “libera tutti”. Ma il lockdown –dichiarato quasi due mesi fa per contenere l’epidemia di coronavirus– non è finito, gli assembramenti non sono consentiti e il distanziamento resta una misura ancora valida, forse ancor di più.
«Con l’avvio della “Fase 2”, ci aspettavamo assembramento al cimitero o in prossimità dei bar aperti per l’asporto. Ed invece, no. La realtà –dice con amarezza il sindaco Antonio Bonanno– ci ha dato modo di assistere alle scene che vedete in foto. Ma credete, ad esempio, che a controllare e tutelare i minorenni debbano pensarci vigili e carabinieri? Io mi appello ai genitori perché i nostri figli sono portatori sani e rischiano di portare il virus a casa. Ed anche i più grandi che infrangono le regole: ma che esempio state dando?».

Se in piazza e nel centro storico, così come nelle principali strade cittadine il desiderio di normalità si è plastificato con un traffico intenso, al cimitero c’è stato maggiore buon senso. I cancelli sono stati aperti ai cittadini. Soltanto le aree di pertinenza delle confraternite restano chiuse per altri due giorni per consentire interventi di piccola manutenzione e soprattutto di pulizia, nonostante la sanificazione sia stata già effettuata per conto del Comune. A presenziare, anche i volontari delle associazioni di protezione civile, che si sono messi a disposizione.
«Ci aspettavamo un affollamento da 2 novembre, invece –evidenzia Giuseppe Scandurra, presidente della Onlus Protezione Civile Biancavilla– i biancavillesi hanno recepito le disposizioni e non si sono visti assembramenti. C’è stato qualcuno che è venuto con mazzi di fiori per andare nelle cappelle delle confraternite, non sapendo che queste aprissero mercoledì. Piccole incomprensioni di chi, non usufruendo dell’informazione online, non ne era a conoscenza. Ma nulla di grave, anzi il custode del cimitero ha anche avvertito i fiorai affinché specificassero la chiusura per altri due giorni delle cappelle delle confraternite. Nel complesso, abbiamo riscontrato –sottolinea Scandurra– comprensione e compostezza e tutti hanno rispettato il distanziamento. In gran parte muniti di mascherine e chi non ne aveva, soprattutto anziani, siamo stati noi a fornirla».

E a proposito di mascherine, parte la distribuzione della fornitura dei 28mila dispositivi individuali inviati a Biancavilla dal governo regionale. La divisione delle mascherine avverrà con un porta a porta garantito dalla Protezione civile e dalle associazioni di volontariato: circa 9mila famiglie in tutto ed una mascherina per componente del nucleo familiare. «Credo di poter dire che abbiamo utilizzato il criterio più equo possibile – spiega l’assessore Francesco Privitera – facendo anche in modo che si evitasse di uscire di casa. Da martedì, quindi, cominceremo la distribuzione nella espressa volontà di essere celeri, confidando nella collaborazione di tutti».
Altre interventi annunciati dal sindaco riguardano poi il campo sportivo “Orazio Raiti”, dove verranno sanificati gli spogliatoi, così da consentire le attività sportive individuali, nel rispetto delle disposizioni ancora vigenti. Piccoli segni di ritorno alla normalità. Ma si tratta di una normalità condizionata.
«È proprio adesso –dice Antonio Bonanno– che occorre utilizzare ancora più senso di responsabilità, ancora di più di quello tenuto fino ad aggi. I dati di questi giorni sono incoraggianti ma il nostro presente ed il nostro futuro dipenderanno da come ci comporteremo da qui in avanti: dobbiamo imporci di passare dal “restare a casa” al mantenere la “distanza di almeno 1 metro”, assieme al “lavarsi spesso le mani e non portarle al volto”. Tutto questo, assieme all’utilizzo della mascherina specialmente nei luoghi al chiuso. Guai ad abbassare la guardia».

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Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò
Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu

Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.
I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.
Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.
AGGIORNAMENTO
Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.
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