Politica
Firme sui buoni spesa, il deputato regionale Anthony Barbagallo chiede spiegazioni
Interrogazione dell’esponente del Pd all’assessore per le Autonomie locali: «Commesso sgarbo istituzionale»
Il deputato regionale Anthony Barbagallo ha presentato –come aveva anticipato già Biancavilla Oggi– un’interrogazione all’assessore per le Autonomie locali per chiedere chiarimenti sulla distribuzione di buoni spesa nel Comune di Biancavilla. La vicenda è quella relativa all’apposizione delle firme del sindaco Antonio Bonanno e dell’assessore ai Servizi sociali, Vincenzo Amato, sui moduli consegnati alle famiglie.
L’esponente del Partito democratico chiede, in particolare, se le «modalità di erogazione dei buoni spesa rientrino tra quelle previste dalla normativa vigente e se il modo di procedere dell’amministrazione comunale di Biancavilla sia lesivo dell’immagine dell’ente nonché del garbo istituzionale cui debbono attenersi tutti i rappresentanti dei pubblici poteri».
Barbagallo, pur definendo “lodevole” l’iniziativa di erogare dei buoni spesa alle famiglie in riferimento alle problematiche scaturite dall’emergenza coronavirus, ritiene censurabile l’aspetto formale.
«Il Comune di Biancavilla, invece di fornire un documento dalla veste sobria ed istituzionale, ha infatti rilasciato –scrive nell’atto parlamentare– una sorta di “assegno” firmato dal Sindaco e dall’assessore per le Politiche sociali, denunciando la propria volontà di approfittare dello stato di bisogno delle persone per propagandare se stessi».
Sul caso era intervenuto anche il Partito democratico. Il sindaco Bonanno aveva replicato, accusando di provocazione e strumentalizzazione il Pd: «Vedono scandali ovunque».
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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Salvatore Cantale
28 Aprile 2020 at 17:29
Ogni occasione è buona per fare propaganda politica.
Si strumentalizza beceramente una situazione di emergenza ed il disagio di tanti cittadini.
Ancora una dimostrazione della mediocrità della classe politica locale.