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Politica

Firme sui buoni spesa, il deputato regionale Anthony Barbagallo chiede spiegazioni

Interrogazione dell’esponente del Pd all’assessore per le Autonomie locali: «Commesso sgarbo istituzionale»

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Il deputato regionale Anthony Barbagallo ha presentato –come aveva anticipato già Biancavilla Oggi– un’interrogazione all’assessore per le Autonomie locali per chiedere chiarimenti sulla distribuzione di buoni spesa nel Comune di Biancavilla. La vicenda è quella relativa all’apposizione delle firme del sindaco Antonio Bonanno e dell’assessore ai Servizi sociali, Vincenzo Amato, sui moduli consegnati alle famiglie.

L’esponente del Partito democratico chiede, in particolare, se le «modalità di erogazione dei buoni spesa rientrino tra quelle previste dalla normativa vigente e se il modo di procedere dell’amministrazione comunale di Biancavilla sia lesivo dell’immagine dell’ente nonché del garbo istituzionale cui debbono attenersi tutti i rappresentanti dei pubblici poteri».

Barbagallo, pur definendo “lodevole” l’iniziativa di erogare dei buoni spesa alle famiglie in riferimento alle problematiche scaturite dall’emergenza coronavirus, ritiene censurabile l’aspetto formale.

«Il Comune di Biancavilla, invece di fornire un documento dalla veste sobria ed istituzionale, ha infatti rilasciato –scrive nell’atto parlamentare– una sorta di “assegno” firmato dal Sindaco e dall’assessore per le Politiche sociali, denunciando la propria volontà di approfittare dello stato di bisogno delle persone per propagandare se stessi».

Sul caso era intervenuto anche il Partito democratico. Il sindaco Bonanno aveva replicato, accusando di provocazione e strumentalizzazione il Pd: «Vedono scandali ovunque».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Comment

1 Comment

  1. Salvatore Cantale

    28 Aprile 2020 at 17:29

    Ogni occasione è buona per fare propaganda politica.
    Si strumentalizza beceramente una situazione di emergenza ed il disagio di tanti cittadini.
    Ancora una dimostrazione della mediocrità della classe politica locale.

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Politica

Battiato aderisce all’Mpa: «Delusione e amarezza, scelta che non gli fa onore»

Dura reazione del gruppo “Biancavilla in azione” nel quale il consigliere comunale era stato eletto

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«La scelta del consigliere Battiato, per i suoi modi sbrigativi e irrispettosi, provoca delusione e amarezza a quanti – noi per primi – hanno lavorato per raggiungere obiettivi importanti. Nessuno di noi ha compreso le ragioni di questa decisione e, a dirla tutta, ci pare che Francesco Battiato non abbia scritto una pagina politica che gli fa onore».

Parole dure, quelle scritte in una nota dal gruppo “Biancavilla in azione“, nella cui lista era stato eletto Francesco Battiato. Lo stesso che, in aula, ha formalizzato la sua adesione al Movimento per l’Autonomia con tanto di “benvenuto” di Giuseppe Lombardo.

«Un annuncio a sorpresa che ci amareggia non poco. Il consigliere Battiato, infatti, non ha avuto la correttezza di informare preventivamente il gruppo politico che lo ha candidato e grazie al quale è stato eletto. In sostanza, siamo stati messi davanti al fatto compiuto». Lo sottolineano Placido Santanocita e Antonio Greco, primi firmatari della lista “Biancavilla in azione”, che in Consiglio rimane rappresentata da Salvo Pulvirenti.

Critiche anche al presidente del Consiglio

«Battiato – prosegue la nota – ha giustificato la propria scelta, affermando che la stessa è dettata da motivi politici e di condivisione di valori appartenenti al gruppo cui ha aderito. Tale motivazione si presta a molteplici interpretazioni, la più importante delle quali è che il gruppo “Biancavilla in azione” è ispirato a una idea di politica che mette al centro il valore del bene comune. Valore che, evidentemente, egli non condivide. Gli auguriamo buon lavoro, non prima di avergli ricordato che il tempo è galantuomo».

Il gruppo critica anche l’atteggiamento assunto dalla guida dell’assemblea cittadina, esponente autonomista: Esprimiamo, infine, stupore e amarezza per le parole di benvenuto nel proprio gruppo Mpa pronunciate dal Presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Dichiarazione incompatibile con il ruolo “super partes” che è chiamato a rappresentare una figura istituzionale come il Presidente dell’assise cittadina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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