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Covid-19, morto medico biancavillese: addio al dottor Salvatore Ingiulla

Era residente nel Bresciano, dove viveva con la moglie (di origine adranita) e lavorava in carcere

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Era originario di Biancavilla e sposato con un’adranita. Salvatore Ingiulla, medico di guardia in servizio nelle carceri bresciane di Verziano e Canton Mombello, è morto all’età di 60 anni, dopo essere stato contagiato da coronavirus.

È stato ricoverato all’Ospedale Civile di Brescia, ma non è riuscito a sconfiggere l’infezione virale.

A dare la tragica notizia è stato il coordinatore regionale Fp-Cgil Polizia Penitenziaria, Calogero Lo Presti.

«Dopo essere risultato positivo al Covid-19, il dottor Ingiulla era stato ricoverato, per alcune settimane, presso gli Spedali Civili di Brescia. Ha lottato come un guerriero contro un nemico invisibile e nonostante tutti gli sforzi dei sanitari per strapparlo alla morte, nelle ultime ore, la situazione clinica si era aggravata fino all’epilogo finale», si legge in una nota stampa.

Classe 1959, viveva da tempo in provincia di Brescia. Chi lo ha conosciuto, lo ricorda per la sua sensibilità e le sue qualità umane.

Con la morte del dott. Ingiulla, le vittime biancavillesi del coronavirus salgono quindi a tre: l’uomo di 59 anni morto all’ospedale “Garibaldi centro” di Catania, la donna di 55 anni ospite dell’Oasi di Troina ma deceduta all’ospedale “Umberto I” di Enna ed il medico in servizio nel Bresciano.

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Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò

Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu

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Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.

I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.

Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.

AGGIORNAMENTO

Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.

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