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Covid-19, morto medico biancavillese: addio al dottor Salvatore Ingiulla

Era residente nel Bresciano, dove viveva con la moglie (di origine adranita) e lavorava in carcere

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Era originario di Biancavilla e sposato con un’adranita. Salvatore Ingiulla, medico di guardia in servizio nelle carceri bresciane di Verziano e Canton Mombello, è morto all’età di 60 anni, dopo essere stato contagiato da coronavirus.

È stato ricoverato all’Ospedale Civile di Brescia, ma non è riuscito a sconfiggere l’infezione virale.

A dare la tragica notizia è stato il coordinatore regionale Fp-Cgil Polizia Penitenziaria, Calogero Lo Presti.

«Dopo essere risultato positivo al Covid-19, il dottor Ingiulla era stato ricoverato, per alcune settimane, presso gli Spedali Civili di Brescia. Ha lottato come un guerriero contro un nemico invisibile e nonostante tutti gli sforzi dei sanitari per strapparlo alla morte, nelle ultime ore, la situazione clinica si era aggravata fino all’epilogo finale», si legge in una nota stampa.

Classe 1959, viveva da tempo in provincia di Brescia. Chi lo ha conosciuto, lo ricorda per la sua sensibilità e le sue qualità umane.

Con la morte del dott. Ingiulla, le vittime biancavillesi del coronavirus salgono quindi a tre: l’uomo di 59 anni morto all’ospedale “Garibaldi centro” di Catania, la donna di 55 anni ospite dell’Oasi di Troina ma deceduta all’ospedale “Umberto I” di Enna ed il medico in servizio nel Bresciano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nuovi cartelli a Biancavilla: «Vuoi il mio posto? Prendi anche la mia disabilità»

Novità in via Vittorio Emanuele per contrastare gesti di inciviltà ai danni di chi ha difficoltà motorie

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I parcheggi per i disabili sono una necessità, certo non un lusso. Per sensibilizzare gli automobilisti e i cittadini in generale affinché non siano occupati gli stalli riservati alle persone con disabilità e non siano intralciate gli scivoli a loro riservati, lungo via Vittorio Emanuele – sotto la segnaletica che indica i parcheggi riservati ai disabili – è stato messo un cartello con la scritta: «Vuoi il mio posto? Prendi anche la mia disabilità!».

«Lo slogan, conosciuto in tutta Italia – spiega il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno – è finalizzato a favorire gli spostamenti delle persone con disabilità che devono poter trovare libero il parcheggio loro riservato e non, come accade spesso, occupato abusivamente da un automobilista».

Il cartello ammonitorio è un invito a riflettere su un gesto stupido che non dimostra rispetto verso i disabili. I vigili urbani controlleranno che i parcheggi riservati siano utilizzati esclusivamente dai legittimi destinatari. Previste sanzioni per i trasgressori.

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