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Coronavirus, la tenda per il pre-triage all’ospedale spazzata via dal forte vento

La struttura, assieme ad una unità mobile, serviva da “filtro” nei confronti degli utenti del pronto soccorso

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Tenda spazzata via in pochi minuti. Le forti folate di vento hanno letteralmente distrutto la struttura che era stata montata nello spiazzo esterno al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, a supporto del pre-triage, da quando è scattata l’emergenza “coronavirus”.

Per fortuna, nessuna conseguenza per le persone. Ma è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano per mettere in sicurezza l’area.

 Nello stesso punto è presente un’unità mobile di soccorso della Protezione Civile. Il mezzo e la tenda, che era stata montata su richiesta dell’azienda sanitaria dai volontari della protezione civile, della Croce Rossa e del Club 27, stavano funzionando da “filtro” per evitare intasamenti ed eventuali rischi nei locali interni dell’ospedale. Strutture per lo smistamento di quanti dovessero recarsi al presidio sanitario con sintomi influenzali.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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