Connettiti con

News

Stop ai voli, Sos di un biancavillese alla Farnesina: «Io, abbandonato fuori Italia»

Effetti del coronavirus, l’avv. Pilar Castiglia: «Gli uffici del ministero assistano chi attende di rientrare»

Pubblicato

il

Italia isolata, tanti voli cancellati. E quanti si trovano all’estero, adesso hanno difficoltà a rientrare. È il caso di un biancavillese, che si trovava in vacanza alle Canarie e in queste ore si è visto annullare il proprio volo di rientro con la compagnia Vueling.

Il giovane si trova con un gruppo di altri italiani, tutti nella stessa condizione di incertezza, a Fuerteventura. Per questo, si è rivolto all’avv. Pilar Castiglia, che a sua volta ha chiesto alla Farnesina di predisporre tutti gli interventi di assistenza.

Il rientro sarebbe stato previsto per sabato 14 marzo: dopo la partenza dall’isola e uno scalo a Barcellona, il volo avrebbe riportato il giovane biancavillese a Roma.

«Ebbene, così non potrà essere, atteso che il volo “Barcellona/Roma” è stato definitivamente cancellato, mentre il volo “Fuerteventura/Barcellona”, seppur non (ancora) cancellato, rischia verosimilmente di esserlo, atteso che, in queste ultime ore, numerosissimi voli in partenza da Fuerteventura sono stati cancellati due ore prima dal decollo», scrive l’avv. Castiglia, rivolgendosi agli uffici del ministero degli Esteri.

«I miei assistiti, apprese le suddette informazioni – continua il legale – si sono frettolosamente recati in aeroporto, sperando di potere partire con qualsiasi altro volo, ma ciò non è stato possibile né per loro né per numerosi altri cittadini italiani».

I viaggiatori bloccati «hanno ripetutamente tentato di mettersi in contatto con gli Uffici della Farnesina, senza però ricevere risposta alcuna, sentendosi, così, completamente abbandonati a se stessi e privi di informazioni utili che consentano loro di assumere tutte le necessarie determinazioni del caso».

Da qui l’Sos al ministero retto da Luigi Di Maio, affinché si possa dare assistenza a quanti devono rientrare in Italia, dopo l’annullamento dei voli da e verso l’Italia, a causa dell’emergenza coronavirus in atto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

News

Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

Pubblicato

il

«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti