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Biancavilla by night, nasce gruppo facebook per la quiete pubblica

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“Biancavillesi per la quiete notturna”. È stato creato da pochi giorni, ma conta già oltre 200 iscritti. Si sono riuniti in un gruppo facebook con l’obiettivo di promuovere una petizione da rivolgere al sindaco Antonio Bonanno e al presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, chiedendo «azioni urgenti di ripristino della quiete notturna e della sicurezza nelle strade di Biancavilla».

Questione vecchia, oggetto di centinaia di articoli di stampa, di interventi politici e pure di polemiche in riferimento particolare alla “movida” biancavillese. Un fenomeno sociale ed economico che mostra vivacità che negli anni hanno creato nel centro storico momenti e luoghi di aggregazione. Ma anche effetti di inciviltà e disturbo, subiti dai residenti.

Gli aderenti al gruppo facebook denunciano la «insostenibile situazione di continuo e incontrollato disturbo della quiete pubblica nelle ore notturne, causato da baccano e schiamazzi degli avventori dei locali pubblici; dal transito di motoveicoli ad alta velocità con impianti di scarico modificato e rumoroso e dalla circolazione di automobili con diffusione di musica ad altissimo volume».

Da qui, la richiesta alle istituzioni comunali di una serie di misure: dalla vigilanza in ore notturne a posti di blocco, dall’anticipo degli orari di chiusura dei locali nei giorni feriali all’installazione di segnali di divieto di rumori molesti con indicazione dei limiti e delle sanzioni.

E ancora: l’istituzione di un numero verde per le segnalazioni dei cittadini sul disturbo della quiete pubblica, monitoraggio della qualità della quiete mediante audizione periodica di gruppi di cittadini abitanti in zone a rischio.

Si chiede infine il «patrocinio del Comune in attività di sensibilizzazione dei giovani cittadini alla promozione e al rispetto della quiete e della sicurezza nelle strade nelle scuole medie e superiori e dei neopatentati nelle scuole guida».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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