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Un intruso nella scuola “Sturzo”? «Nessun riscontro, inutile allarme»


Ci sono voci e messaggi che corrono su whatsapp da una mamma all’altra. Una sorta di “telefono senza fili” che riporta dettagli per sentito dire e che inevitabilmente si ingigantiscono, creando allarme e preoccupazione. Ma, al momento, da parte dei carabinieri, che si sono immediatamente attivati per fare un’attività di verifica ed approfondimento, non c’è nessun riscontro concreto.
Secondo queste voci, un individuo di circa 40 anni sarebbe entrato nel cortile della scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla, tentando di costringere un bambino ad ingerire una pasticca.
Il racconto del bambino c’è. Ma non ha trovato nessun elemento per poterlo ritenere veritiero. I militari hanno fatto una serie di controlli, visionando anche immagini dei sistemi di videosorveglianza. Nessun esito.
Eppure, il tamtam da uno smartphone all’altro è partito ed è inarrestabile. Molti messaggi sono arrivati alla nostra redazione e in tanti ci hanno chiesto di avere chiarimenti.
Da parte dei militari e delle istituzioni locali c’è –ci viene assicurato– un’attenzione costante a verificare la fondatezza di voci di questo tipo, soprattutto quando si tratta della sicurezza dei bambini. Ma è del tutto inutile alimentare un allarmismo, che nel caso specifico –in assenza di riscontri oggettivi– al momento sembra ingiustificato.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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