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Un intruso nella scuola “Sturzo”? «Nessun riscontro, inutile allarme»

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Ci sono voci e messaggi che corrono su whatsapp da una mamma all’altra. Una sorta di “telefono senza fili” che riporta dettagli per sentito dire e che inevitabilmente si ingigantiscono, creando allarme e preoccupazione. Ma, al momento, da parte dei carabinieri, che si sono immediatamente attivati per fare un’attività di verifica ed approfondimento, non c’è nessun riscontro concreto.

Secondo queste voci, un individuo di circa 40 anni sarebbe entrato nel cortile della scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla, tentando di costringere un bambino ad ingerire una pasticca.

Il racconto del bambino c’è. Ma non ha trovato nessun elemento per poterlo ritenere veritiero. I militari hanno fatto una serie di controlli, visionando anche immagini dei sistemi di videosorveglianza. Nessun esito.

Eppure, il tamtam da uno smartphone all’altro è partito ed è inarrestabile. Molti messaggi sono arrivati alla nostra redazione e in tanti ci hanno chiesto di avere chiarimenti.

Da parte dei militari e delle istituzioni locali c’è –ci viene assicurato– un’attenzione costante a verificare la fondatezza di voci di questo tipo, soprattutto quando si tratta della sicurezza dei bambini. Ma è del tutto inutile alimentare un allarmismo, che nel caso specifico –in assenza di riscontri oggettivi– al momento sembra ingiustificato.

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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