Chiesa
Omaggio del Vescovo a San Placido «Il sisma? Una prova da superare»


Celebrazione solenne in onore di San Placido, patrono di Biancavilla, con la presenza dell’arcivescovo di Catania. Per l’ultimo giorno di festività, mons. Salvatore Gristina non ha fatto mancare il proprio omaggio al martire benedettino. Nella sua omelia, il vescovo ha voluto fare riferimento alle difficoltà che ha creato il terremoto di un anno fa, proprio in coincidenza delle manifestazioni patronali, al punto che la processione serale è stata cancellata.
«State facendo questa esperienza che ci mette alla prova –ha detto Gristina, rivolgendosi ai fedeli– il terremoto che affligge la comunità civile ed ecclesiale è una prova. Noi vogliamo ringraziare il Signore perché, nonostante il terremoto, non ci sono state vittime. Lo ringraziamo per i momenti di fraternità che ci permettono di crescere, di accogliere, di includere e di superare le difficoltà. Con la grazia che ci dona San Placido e i suoi compagni martiri ci riusciamo».
Parole simili a quelle pronunciate dal prevosto, padre Pino Salerno, nella messa notturna, nella chiesa del Rosario, nel preciso orario del sisma dello scorso anno.
A conclusione della celebrazione, l’uscita della vara con il fercolo e l’avvio della processione per le vie del centro storico, accompagnata da applausi, scampanii e fuochi d’artificio. È la festa dei biancavillesi.
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Chiesa
L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»
Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»


Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.
«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.
«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».
Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».
Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.
Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.
Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».


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