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Incuria e cumuli di rifiuti al cimitero davanti ai loculi riservati ai sacerdoti

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di Vittorio Fiorenza

Le foto più riconoscibili sono quelle di padre Brancato e padre Maglia. Ma ci sono anche quelle di preti deceduti da più lungo tempo. Un piccolo spazio riservato a loro, nel cimitero di Biancavilla, che però appare lasciato all’incuria. Coloro che dovrebbero mantenere e garantire il decoro sono, ognuno per la parte di propria competenza, il clero biancavillese ed il Comune.

Eppure, passando da uno dei piccoli viali della parte vecchia del cimitero salta subito agli occhi la presenza di rifiuti davanti alle lapidi. A terra, cumuli di erba e fiori secchi. Nessun segno di cura recente. Chi volesse lasciare un fiore deve salire un gradino e calpestare i rifiuti, lasciati lì da visitatori incivili e non rimossi da chi ha il compito della pulizia.

I loculi sono sedici, ma di questi ne sono occupati sei. L’ultima tumulazione è quella della salma di padre Placido Brancato, morto nel novembre 2018. Al suo fianco, mons. Carmelo Maglia, prevosto e parroco della chiesa madre, scomparso nel 2001. Qui riposano pure padre Salvatore Castellano (morto nel 1994, fu parroco al “Santissimo Salvatore”), padre Salvatore Spoto (primo parroco dell’Idria, deceduto nel 1984), mons. Antonino Distefano (scomparso nel 1987) e padre Renzo Renzi (deceduto nel 1980, fu cappellano dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”).

«Vengo spesso al cimitero e quando passo da qui –ci dice una signora che si avvicina mentre facciamo degli scatti fotografici– noto sempre un senso di disinteresse e scarsa cura. A me non sembra dignitoso nei confronti della memoria di questi preti che hanno avuto un ruolo importante nel nostro paese. A parte i rifiuti, i loculi si presentano spogli. Sarebbe il caso realizzare un’illuminazione adeguata, coprire i posti vuoti per evitare ulteriore accumulo di rifiuti, creare un’aiuola e mettere un po’ di prato verde. Insomma, un maggiore decoro di cui si devono fare carico la Chiesa di Biancavilla ed il Comune».

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Matrimonio al Comune di Biancavilla, invitati bloccati nell’ascensore

Piccola disavventura per la quale è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Adrano

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© Foto Biancavilla Oggi

Eleganti con abiti da cerimonia. Tutti invitati a un matrimonio, celebrato nel palazzo comunale di Biancavilla. Per alcuni invitati c’è stata una piccola disavventura. Entrati nell’ascensore, situato nel cortile del municipio, il meccanismo si è bloccato e le persone sono rimaste dentro, senza possibilità di aprire le porte.

È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del Distaccamento di Adrano per liberarle. Nulla di grave, ma tutti erano accaldati, visto che l’ascensore è esterno ed è dotato di vetrate trasparenti.

Un episodio da dimenticare. Usciti dal palazzo comunale, sposi e invitati si sono diretti al locale per festeggiare le nozze, mentre il mezzo dei vigili del fuoco è rimasto parcheggiato in piazza Sant’Orsola.

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Parcheggio irregolare: auto dei vigili urbani di Biancavilla multata a Catania

La vicenda, è stata resa nota dall’avv. Matteo Iachino Serpotta, e subito ha fatto il giro del web

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A Catania, in via Carnazza, un agente della polizia locale in borghese ha elevato una multa a un’auto parcheggiata in modo irregolare. Il dettaglio che ha attirato l’attenzione è che la vettura sanzionata appartiene… alla polizia locale. In particolare, ha specificato poi la testata Video Star, si tratta di un veicolo dei vigili urbani di Biancavilla, che erano in missione presso la Procura di Catania.

A rendere pubblica la vicenda, pubblicando anche una foto, è stato l’avvocato catanese Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.

L’episodio ha suscitato curiosità e commenti online, anche per la particolarità del caso, ma la polizia municipale di Catania ha chiarito che l’auto non fa parte del loro parco mezzi. Da piazza Spedini precisano: «Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche».

Gli ulteriori chiarimenti sono del primo cittadino catanese: «L’auto, come confermano i vigili urbani di Catania, non appartiene a quelle in dotazione nel capoluogo, ma a quella di un altro Comune etneo». Il comune etneo di cui parla il sindaco Trantino è proprio Biancavilla.

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