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Multe della polizia municipale ad incivili ripresi dalle telecamere

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Infinità civiltà e sfacciataggine di cittadini biancavillesi, che si ostinano a non rispettare le regole. Ma le telecamere del Comune li hanno beccati. Gli impianti di videosorveglianza a circuito chiuso e le fotocamere dislocate in tutto il territorio hanno permesso di smascherare, solo in questi ultimi giorni, diversi “sporcaccioni”: in particolare, l’azione dei vigili urbani si è concentrata lungo via Matteotti e in piazza Annunziata.

Gli agenti di Polizia municipale stanno monitorando in queste ore i risultati delle immagini e, va detto, che sono già stati individuati alcuni incivili ai quali è già stato notificato il relativo verbale di multa.
In una circostanza, è stato filmato persino un bimbo – evidentemente “utilizzato” dai familiari – per andare a gettare sacchi stracolmi di immondizia in piazza Annunziata.

L’azione voluta dall’amministrazione comunale proseguirà, concentrandosi anche in altre zone della città: l’intento è quello di dar vita ad un monitoraggio a tappeto che permetta di eliminare l’incresciosa abitudine di insozzare la città senza alcun ritegno.

«Sui rifiuti si gioca una partita decisiva per il nostro Comune – interviene il sindaco Antonio Bonanno -: un fatto che ribadisco con forza e che resta una priorità della nostra attività amministrativa. A breve, vi forniremo altri particolari importanti sul fronte dei rifiuti. Il mio ringraziamento va al Corpo di Polizia municipale ed alla stragrande maggioranza dei biancavillesi che stanno dimostrando un altissimo senso civico. Proseguiamo, tutti assieme, su questa strada: con ancora più forza e determinazione».

Anche l’assessore alla Polizia municipale, Alfio Stissi, evidenzia l’importanza della strada tracciata sul fronte dei rifiuti: «L’impronta dev’essere quella del rispetto e di una cultura che ci tiri fuori dalle pessimi abitudini di un tempo. Da parte nostra, siamo – come sempre – a totale disposizione della città e dei cittadini per qualunque chiarimento. Ma evitiamo di sporcare una città che merita di essere valorizzata anche pretendendo che sia pulita come casa nostra».

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

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