Detto tra blog
Sui “doppi turni” è una trincea: sono gli adulti che hanno da imparare


Su questa storia (i “doppi turbi” nelle scuole di Biancavilla), prima di questa altra “puntata” (il ricorso al Tar contro l’ordinanza del sindaco), mi sono imbattuto per caso in una infinita serie di commenti che definirli tali è un ironico, ahimè, eufemismo.
Guelfi e Ghibellini erano ragazzini al confronto; madri contro madri, padri contro padri, madri contro padri e viceversa, insegnanti sulla difensiva e docenti in trincea. E tutti e tutte a ergersi come i migliori educatori e educatrici dei rispettivi figli. Un grande esempio, non c’è che dire.
Chi ha ragione e chi torto? Non ci sono ragioni o torti, esiste solo il buon senso e la solidarietà tra cittadini, ma purtroppo sembra che siano nascosti molto bene da non trovarsi (il buon senso e la solidarietà).
E quando una questione di “Scuola” debba richiedere l’intervento di un Sindaco credo che in quella Scuola ci sia molto da cambiare, docenti compresi.
E alla fine non oso immaginare cosa abbiamo “assorbito” i veri interessati, i ragazzi alunni.
E adesso si riprende la schermaglia perché il Sindaco è intervenuto laddove due fazioni non erano state all’altezza del comune senso di responsabilità? E addirittura con ricorso giudiziario? Ma a questo non si arriva.
Sono convinto che i veri interessati, i ragazzi, sono dispiaciuti ma mi augurerei che ci sorridano un po’ su, accorgendosi che gli adulti hanno bisogno ancora di imparare più di loro.
Lo scrivo da neutrale e con un pizzico di provocazione: “Io speriamo che me la cavo”. Un augurio che il tutto rientri nei confini della normalità.
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Detto tra blog
Sosta selvaggia, vigili urbani “distratti”: menomale che ci sono i carabinieri
Qualche considerazione su una scena vista all’angolo tra via Vittorio Emanuele e via Centamore




Biancavilla è un paese pieno di macchine e il traffico giornaliero è così intenso che in certi momenti della giornata diventa una bolgia caotica. Ad accrescere il disagio è la nonchalance di alcuni automobilisti nel parcheggiare in maniera disinvolta. Spesso sui marciapiedi, a spina di pesce o addirittura in doppia fila, dove districarsi diventa spesso una sfida non per principianti.
Ad attirare oggi la mia curiosità è stata una scena in cui un automobilista, poco educato, ha parcheggiato in un punto stretto, all’angolo tra via Vittorio Emanuele e via Centamore. Il risultato è che ha creato un ingorgo di macchine, costrette quasi ad alternarsi per potere avanzare.
Di lì a poco sono passati i vigili urbani, che evidentemente non si sono “accorti” del caos e hanno proseguito con il solito gir o del paese. Menomale che una pattuglia dei carabinieri si è poi fermata, notando l’auto mal parcheggiata. I militari hanno atteso il ritorno del conducente, identificandolo e redarguendolo per bene.
Credo che questo stesso automobilista, “distratto” e preso dalla fretta, abbia imparato la lezione. Ma mi pongo un semplice quesito: devono essere i carabinieri, già impegnati nella loro attività quotidiana, a doversi sobbarcare il compito di “vigilare” pure su coloro che ostacolano il regolare flusso veicolare?
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Salvatore Bisicchia
25 Febbraio 2019 at 17:18
Non voglio e non so fare il professore….ma questa vicenda mi sembra lo specchio di una comunità in crisi culturale e sociale e lo si vede facendosi due passi(a piedi!)per il centro abitato ed anche nelle periferie,nelle stradine di campagna o nelle aree di parcheggio della superstrada. C’è bisogno di un collettivo esame di coscienza,anche fuori dalle chiese….