Politica
Corte dei conti boccia il Comune: troppi furbi non pagano le tasse

di Vittorio Fiorenza
Irregolarità, ritardi, inadempienze e soprattutto un’incapacità a riscuotere tasse e imposte. A Biancavilla chi paga i tributi è una minoranza di “fessi” e il Comune non ha mai contrastato i “furbi”. Fuori dal burocratese, questa è l’impietosa fotografia che fa la Corte dei conti. In cinque pagine, il magistrato istruttore Ignazio Tozzo dell’Ufficio “Supporto controllo gestione Enti locali Sicilia” passa ai raggi X il Comune.
Sotto esame, la gestione degli anni passati sui rendiconti degli esercizi 2015 e 2016 e sul bilancio di previsione 2016/2018, oltre alla «mancata adozione delle misure correttive a seguito della pronuncia sul rendiconto 2014». Un Comune, quindi, non in linea con disposizioni contabili e finanziari, e recidivo a non affrontare le criticità da anni evidenziate.
È prevista oggi la riunione della “sezione di controllo” di via Notarbartolo a Palermo, che dovrà pronunciarsi sulle criticità del Comune di Biancavilla. Parteciperà pure il sindaco Antonio Bonanno.
Tocca, infatti, a lui rispondere pure della vecchia gestione e tentare di aggiustare i conti tra debiti milionari lasciati dall’amministrazione Glorioso ed intraprendere azioni che contrastino una spaventosa e mai affrontata evasione. Proprio su questo punto, la Corte dei conti non lascia spazio a scusanti.
Il magistrato istruttore evidenza «la bassa capacità di riscossione nell’attività di contrasto dell’evasione tributaria e una non corretta programmazione finanziaria». In particolare, «per il 2015 relativamente ai valori accertati all’evasione tributaria di 731mila euro (di cui Imu 481mila euro e Tarsu 250mila euro) si ha una percentuale di riscossione di 10,73%; per il 2016 a fronte di accertamenti di gran lunga superiori per 2,4 milioni, le riscossioni ammontano a 137mila e 554 euro, pari al 5,56%, e in assenza di accertamenti sul recupero evasione di altri tributi».
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Politica
“Ultimo atto”, plauso di Fratelli d’Italia ai carabinieri per il blitz antimafia
Intervento del coordinamento provinciale e cittadino dopo l’operazione contro il clan Mancari

Il Coordinamento provinciale catanese di Fratelli d’Italia, Dipartimento Legalità e Sicurezza, plaude all’operazione “Ultimo atto”, che ha falciato il clan di Biancavilla. E si compiace con i militari dell’Arma, attraverso una nota stampa.
«L’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con le sue compagnie poste a capillare presidio di tutto il territorio, si riconferma – si legge – un insostituibile volano di legalità. Volano che, sempre più, fornisce risposte concrete e incisive alla richiesta di sicurezza che perviene dalla collettività».
«L’effettuazione su larga scala delle attività di ricerca dei catturandi ed esecuzione delle misure restrittive a loro carico, sono state espletate mediante il supporto della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, nonché dei Nuclei Elicotteri e Cinofili», sottolinea il partito di Giorgia Meloni.
×Quei reparti di cui – prosegue la nota – a motivo dell’elevata professionalità che li caratterizza, Fratelli d’Italia ha in diverse circostanze auspicato l’impiego sul territorio. Impiego che si spera possa essere esteso nel più breve tempo possibile, a seguito della richiesta dei competenti organi, anche alle attività preventive, per come è già accaduto a Caivano».
A poche ore dal blitz erano intervenuti già il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Fdl. «Sentiamo il dovere di esprimere le più sentite congratulazioni alle forze dell’ordine che ancora una volta hanno dato dimostrazione di efficienza e competenza nell’ambito dell’operazione antimafia portata a termine nel nostro territorio”. Queste le parole di Angelo D’Urso e del consigliere Dino Caporlingua. Dal canto suo, il sindaco Antonio Bonanno, congratulandosi con i carabinieri, ha annunciato che il Comune si costituira parte civile nel processo.

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