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Allarme su debiti e riscossione, Bonanno: «Riordineremo i conti»


Il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno è stato convocato e ascoltato in audizione a Palermo dai giudici della Corte dei conti. I magistrati contabili, come anticipato da Biancavilla Oggi, avevano avanzato nelle scorse settimane una serie di criticità legate alle condizioni delle casse comunali.
«La Corte dei Conti ci ha messo dinanzi ad un dato di fatto: quello che occorrono interventi inderogabili nell’ambito della situazione economico-finanziaria della nostra città – spiega il primo cittadino Bonanno -. C’è stato rilevato come l’esposizione debitoria del Comune sia ad un livello d’emergenza. Ma la Corte dei conti ci ha anche intimato a migliorare una riscossione che, nel corso degli anni, è rimasta ai minimi storici».
«La situazione è critica. Parecchio critica. Da parte nostra dovremo mettere in campo le soluzioni, le medicine e gli interventi migliori. Rimettere i conti in ordine è una necessità alla quale non possiamo sottrarci. Il nostro lavoro procederà con decisione e senza proclami nell’esclusivo interesse di Biancavilla e dei biancavillesi».
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Antonio Bonanno rinuncia all’aumento del proprio “stipendio” di sindaco
Notevole risparmio per il Comune: la scelta ricadrà in automatico pure su tutti gli amministratori


Una legge regionale ha aumentato le indennità di funzione dei sindaci. Un atto che ricade, a cascata, anche sugli altri amministratori (vicesindaci, assessori, presidenti del Consiglio Comunale e consiglieri).
A Biancavilla, però, il primo cittadino ha rinunciato a tale aumento di “stipendio”. Antonio Bonanno lo ha già formalmente comunicato al segretario generale. Gli uffici comunali, quindi, sono tenuti al calcolo delle “spettanze”, così come finora è avvenuto, senza ulteriori carichi per l’ente.
«La mia decisione –spiega Bonanno– è coerente con il mio primo atto da sindaco. Appena insediato, tagliai del 30% le indennità del sindaco e degli amministratori».
Il risparmio economico per il Comune di Biancavilla è in via di definizione da parte degli uffici competenti. Certo è che si tratta di somme non di poco rilievo.
«Gli effetti della rinuncia –sottolinea ancora Bonanno– portano a un notevole risparmio. L’aumento delle indennità dei sindaci ridetermina, infatti, anche il compenso massimo mensile percepibile dagli assessori, dai consiglieri comunali e dal presidente del Consiglio Comunale. Per le regioni a statuto speciale, come la Sicilia, gli aumenti sono a carico degli enti interessati. Graverebbero, cioè, sulle casse del Comune di Biancavilla e questo non possiamo permettercelo».
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