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Il nuovo ospedale è già operativo Ore 13.08: avvenuto il primo parto

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Pazienti trasferiti nei nuovi reparti, emergenze trattate già nella nuova struttura. Ebbene sì, il nuovo plesso ospedaliero del “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, dopo anni di attesa, è operativo da questa mattina. Dalla “Ginecologia ed Ostetricia” alla “Pediatria”, dalla “Chirurgia” all’”Ortopedia”, dalle sale operatorie al servizio di Radiologia, fino al pronto soccorso: da questa mattina, medici e personale sanitario stanno lavorando nella struttura del cosiddetto “Blocco C”. Il clima era quello della “sistemazione in corso”, tipico di ogni trasloco, ma i pazienti sono già nelle stanze.

Anzi, alle ore 13.08 in “Ostetricia” una mamma di Adrano ha dato alla luce una bella bambina di 3 Kg e 300 g, Giorgia, che così è la prima nata nel nuovo ospedale di Biancavilla. Felicità alle stelle per i genitori, Maria Concetta D’Agate e Francesco Censabella, genitori di altri due bambine, Alessia e Chiara, di 6 e 4 anni.

Per l’intera mattinata sono stati presenti i vertici dell’Asp di Catania con il direttore generale Giuseppe Giammanco, il direttore del distretto sanitario, Giuseppe Spampinato, ed il direttore amministrativo, Daniela Faraoni, il direttore del presidio, Pietro Ciadamidaro, e tutti i primari.

Il terzo piano del plesso sarà riservato al reparto di Rianimazione, una novità assoluta nell’offerta sanitaria del territorio etneo. Avrà 8 posti letto. La sua apertura dovrebbe essere allestita tra una ventina di giorni.

Nell’edificio di via Cristoforo Colombo (collegato con una passerella aerea al nuovo) resta il reparto di Medicina generale. In prospettiva dovrebbe ospitare pure gli ambulatori, gli uffici della direzione sanitaria, la farmacia e pure i posti letto di “Psichiatria”, oltre al laboratorio di analisi, che per ora resta nell’edificio di via Marconi (il cosiddetto “ospedale vecchio”).

Un trasloco tutto sommato in sordina, eppure si tratta di una giornata –fuori da ogni retorica– a tutti gli effetti storica, visto che i lavori di ultimazione del plesso, cominciati nel 2007, si sono prolungati a dismisura oltre ogni previsione. E soprattutto perché l’immobile attendeva l’utilizzo ospedaliero dalla fine degli anni ’70. Un progetto diventato realtà. Nelle prossime settimane ci sarà tempo per il formale taglio del nastro inaugurale, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e con ogni probabilità anche del governatore Nello Musumeci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Antonio

    27 Giugno 2018 at 11:09

    Grande giornata per l’ospedale e tutti se ne prendono i meriti. Suona strano che nessuno citi il fondatore dall’ospedale. Padre Calaciura ne chi ha avuto il marito del rilancio dell’ospedale il dott Calaciura. Ma ” così’ vanno le cose del mondo”

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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