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Annunziata, ultime news di inciviltà Così sono ridotti monumenti e chiese
di Alessandro Rapisarda
Trascuratezza e maleducazione colpiscono continuamente i monumenti, le piazze i luoghi di Biancavilla. È ormai da anni che nei fine settimana assistiamo ad episodi di degrado nelle parti più belle e di rilevanza storica della nostra città. Dai gradini della chiesa madre passando per il monumento ai caduti e davanti la chiesa dell’Annunziata, le scene sono le stesse: sporcizia, bottiglie di birra e bicchieri lasciati ovunque, macchie d’olio sul basolato, scarabocchi con pennarelli su portoni e marmi.
A lamentarsi, residenti e passanti che hanno a cuore Biancavilla. Il caso di piazza Annunziata è solo l’ultimo della serie. «È veramente vergognoso, la fontana sembra essere diventata un cassonetto, la mattina siamo costretti a togliere i bicchieri dai davanzali e dalle macchine».
Scene più volte denunciate da Biancavilla Oggi nel corso degli ultimi anni. Eppure si ripetono nell’indifferenza generale di amministratori ed esercenti, che sembrano impotenti di fronte a tanta trascuratezza.
Nella stessa situazione, piazza Collegiata. Il prevosto, padre Pino Salerno, era stato costretto persino a trasformarsi in netturbino e pulire personalmente la gradinata, togliendo bicchieri, bottiglie di birra, resti di panini, patatine e spazzatura varia rimasta sul sagrato dopo il fine settimana.
«Sì, è vero, c’è gente maleducata, ma anche tanti ragazzi –ci raccontano alcuni giovani– che non riescono a trovare dei cestini. Sono pochi e alcune volte eccessivamente pieni, sentiamo spesso parlare politici locali dell’importanza della movida, ma nessun servizio viene dato per potenziare, migliorare, controllare e rendere più belli e sicuri i luoghi della movida».
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“Biancavilla Oggi” e il racconto della politica diventano una tesi di laurea
Davide D’Amico “dott.” in Filologia moderna: focus con Vittorio Fiorenza, Giuseppe La Venia e Nicola Savoca
A dieci anni dalla fondazione e dall’irruzione di Biancavilla Oggi nel panorama giornalistico locale, la nostra testata è stata oggetto di studio con un focus sul modo di raccontare le vicende della politica. Un’analisi linguistica e lessicale effettuata sulla cronaca e gli editoriali pubblicati dal nostro giornale.
La ricerca, intitolata “Il giornalismo politico: il lessico”, costituisce la tesi della laurea magistrale in Filologia moderna, conseguita dal giornalista Davide D’Amico all’Università degli studi eCampus ed assegnata dalla commissione presieduta dalla prof.ssa Alessandra Mita.
Oltre a concentrare l’attenzione su Biancavilla Oggi, lo studio ha preso in esame le esperienze giornalistiche dell’emittente Tva di Adrano e del quotidiano online Corriere Etneo. D’Amico, per la sua indagine, si è avvalso anche di interviste al nostro direttore Vittorio Fiorenza, al direttore del Corriere Etneo, Nicola Savoca, e al giornalista adranita, inviato del Tg1, Giuseppe La Venia.
Il lessico nella cronaca politica locale
Fulcro della tesi (relatrice la prof.ssa Alexandra Corina Stavinschi, docente di Pragmatica e Linguistica testuale) è l’analisi della cronaca politica locale. Un’analisi che ha evidenziato come il lessico sia diventato poco settoriale, avvicinandosi alla lingua comune. Ma anche con una doppia matrice: l’uso di termini tradizionali e neologismi e il prelievo di tanti termini da altri ambiti (economico e sportivo, su tutti).
«L’esperienza giornalistica, ormai decennale, di Biancavilla Oggi ci ha portato ad essere una voce radicata, distinta ed autorevole nel nostro territorio. Ma non ci aspettavamo – sottolinea Vittorio Fiorenza – di essere addirittura “analizzati” con metodologia scientifica e diventare argomento di una tesi di laurea. Ne siamo felici ed orgogliosi: l’ennesimo riconoscimento della qualità del nostro lavoro. A maggior ragione perché tale attenzione proviene da un amico e collega, apprezzato per la sua serietà e professionalità. Siamo grati a Davide D’Amico: ci congratuliamo con lui per questo importante e meritato traguardo».
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salvatore
12 Novembre 2017 at 19:44
Egregio signor Pippo, Biancavilla Oggi, non ha bisogno ne di essere difesa, ne tanto meno di avvocati, considerato che chi paga la tassa dei rifiuti con costi esosi del servizio, gli incivili hanno dei nomi e cognomi, qualcuno mi sa dire che fine ha fatto Ordinanza m.60 del 11/10/16 ?
Pippo
11 Novembre 2017 at 19:11
Il caso Annunziata non é l’ultimo ma il primo. La circostanza che ve ne siete finalmente accorti è comunque positivo.
Biancavilla Oggi
12 Novembre 2017 at 13:56
Gentile signor “Pippo”, Biancavilla Oggi, nel suo archivio, ha un’infinità di articoli che hanno documentato, denunciato e raccontato l’inciviltà e l’incuria del nostro centro storico e dei luoghi della movida, a cominciare dalla zona dell’Annunziata. Non ce ne siamo accorti ora. È da anni.