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Cronaca

Ornella, caso di omicidio stradale: no a eccezioni di incostituzionalità

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Il Gup Giovanni Cariolo ha rigettato i rilievi mossi dai legali dell’imputato biancavillese per la morte della ragazza di 24 anni nell’incidente sulla “Messina-Catania” del luglio 2016. Il procedimento con rito abbreviato va avanti.

 

di Vittorio Fiorenza

Non ci sarà alcun intervento della Consulta. Le eccezioni di incostituzionalità sulla legge che ha introdotto in Italia l’omicidio stradale, sollevate a Catania, non sono state accolte dal giudice in quanto ritenute infondate.

Il caso era stato sollevato dai legali di un giovane di Biancavilla, accusato della morte di Ornella Condorelli, la 24enne di Tremestieri, vittima di un incidente sulla Messina-Catania nel luglio 2016. Diverse parti della Costituzione –era stato sostenuto– erano da intendere violate dalla norma in vigore dallo scorso anno.

L’avv. Salvatore Runza è tra i legali della famiglia di Ornella: «Registriamo l’ennesimo rigetto del Giudice ad una richiesta avanzata dalla difesa dell’imputato. In particolare il Giudice, dopo avere rigettato la richiesta di rito abbreviato condizionato a perizia, ha rigettato anche la paventata incostituzionalità della legge sull’omicidio stradale dichiarandola testualmente come “manifestamente infondata”. Insieme alla famiglia della povera Ornella confido nella giustizia e nelle decisioni che questo Giudice, certamente tra i più preparati, riterrà di prendere».

L’avv. Pilar Castiglia, assieme all’avv. Massimo Tricomi, assiste invece l’imputato: «Abbiamo formulato l’eccezione di incostituzionalità per una serie di ragioni, ne rimaniamo convintissimi, tanto che in un caso identico al nostro, il Tribunale di Roma ha sospeso il processo e rinviato gli atti alla Corte Costituzionale sulla base delle stesse motivazioni da noi sollevate. Tutto il resto è solo banale polemica nella quale scegliamo volutamente di non farci coinvolgere».

A questo punto il procedimento va avanti. L’imputato, già nella scorsa udienza davanti al Gup Giovanni Cariolo, era stato ammesso al rito abbreviato “secco”. E si procederà in questa direzione: prossime udienze fissate già a febbraio per la discussione del pubblico ministero, delle parti civili e dell’imputato. Quindi, la sentenza.

Due gli elementi principali su cui i familiari della vittima e il giovane accusato cercheranno, rispettivamente, di sottolineare: l’imputato, quella tragica notte, quando ha provocato il tamponamento era in stato di ebbrezza, mentre Ornella (che viaggiava sul sedile posteriore dell’auto tamponata) non aveva la cintura di sicurezza allacciata.

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Cronaca

Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla

Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”

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© Foto Biancavilla Oggi

Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.

Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.

Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.

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