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Impianti dei rifiuti a Piano Rinazze: «Candidati alla Regione esprimetevi»


di Vittorio Fiorenza
Riunitosi dopo la pausa estiva, il comitato “Rinazze”, che si batte contro i progetti degli impianti di trattamento dei rifiuti nella zona agricola a sud di Biancavilla, conta di alzare il tiro e mantenere alta l’attenzione sugli interessi che si muovono da mesi.
Ecco perché la decisione assunta è quella di coinvolgere tutti i candidati alla presidenza della Regione Sicilia, da Nello Musumeci a Giancarlo Cancelleri, da Fabrizio Micari a Claudio Fava e a tutti gli altri, di ogni schieramento politico.
«Si avvicinano le elezioni regionali e per questo inviteremo tutti i candidati governatore –spiega a Biancavilla Oggi, il presidente del comitato, Piero Ranno– ad una nostra assemblea perché si esprimano e prendano posizione su una questione che riguarda un vasto territorio, il suo futuro e l’idea che si ha di sviluppo economico per un’area che ha una vocazione naturale agricola di successo».
Le posizioni dei rappresentanti istituzionali e politici locali (velata o sincera, ipocrita o opportunista che sia) è ormai nota a tutti i componenti del comitato, che raggruppa imprenditori, commercianti, agricoltori, ambientalisti e difensori della Valle del Simeto e di un’agricoltura ecosostenibile.
Per questo, al di là delle dichiarazioni di circostanza di chi ha ruoli pubblici locali, che servono soltanto a comunicare tutto e il contrario di tutto, il comitato “Rinazze” punta a spostare l’attenzione fuori dall’ambito cittadino. E la competizione regionale, con candidati e coalizioni in cerca dell’ultimo voto, offre una buona occasione.
Anche perché, in fin dei conti, al di là della posizione, prima silenziosa e poi ambigua e pasticciata, del Comune di Biancavilla, l’ultima parola per l’ok agli impianti dei rifiuti a Rinazze (uno proposto dalla “Greenex” e l’altro dalla “Ch4 Energy”) spetta alla Regione.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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