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Libri e disegni dei bambini tra i rifiuti, contrada “Pozzillo” nell’immondizia

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Scene di degrado e di inciviltà in diversi punti di via dei Peloritani, vicino la nuova fermata della Ferrovia Circumetnea. Visibili pure i segni di incendi, non solo di sterpaglie, ma anche di precedenti cumuli di immondizia.

 

di Alessandro Rapisarda

Stavolta tocca alla contrada Pozzilo, nella zona nordest di Biancavilla, la scena di un’altra situazione di inciviltà, degrado e trascuratezza. Micro discariche lungo la strada deturpano questa porzione del territorio. Da qualsiasi punto di vista si guardi, il paese sembra circondato da cumuli maleodoranti, che magari vengono rimossi ma che puntualmente riappaiono.

In via dei Peloritani, in coincidenza della nuova fermata “Pozzillo” della Ferrovia Circumetnea, ecco le scene a cui ormai i cittadini sembrano essersi abituati: rifiuti di ogni genere, da elettrodomestici a materiali di risulta di lavori edili. Ma anche tanti libri ed album di disegni di bambini di scuola elementare. Qualcuno con tanto di nome e cognome scritto a matita.

Immancabili, tutt’intorno, anche i segni di incendi che in questi mesi, oltre a far andare in fumo vegetazione spontanea, hanno incenerito buona parte dei rifiuti, caricando l’aria di diossina e fumi tossici che derivano dalla combustione di plastica o gomme di pneumatici.

Uno dei residenti della zona allarga le braccia di fronte allo scempio: «A Biancavilla non serve un inceneritore o termovalorizzatore, i rifiuti vengono bruciati per le strade. Appena il mucchio diventa abbastanza grosso o puzzolente, “stranamente” prende fuoco».

Non si ferma, quindi, l’ondata di inciviltà che, nonostante esperti, annunci di multe ed installazione di telecamere, continua a sporcare il paese, trovando sempre nuove zone poco frequentate ma vicine al centro abitato.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. salvatore

    25 Agosto 2017 at 15:23

    In riferimento alla questione discariche abusive sparse in tutto il territorio di Biancavilla vorrei esprimere un mio parere, L’importante è, che tutto il centro storico gli abitanti di serie A hanno un servizio a D,O,C. in cui si ritira ogni giorno 7 su 7 giorni qualsiasi tipo di rifiuto, non rispettando i giorni calendariali della raccolta, possibile che nessuno da parte A.C. Biancavilla non si accorge di nulla? non credo proprio, fare un servizio di prevenzione ed repressione non conviene ai partiti politici, in primis alla maggioranza politica Glorioso, visto l’imminenza delle elezione Regionale?.

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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