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Sciame sismico sui fianchi dell’Etna con epicentri tra Adrano e Biancavilla
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di Alessandro Rapisarda
Sciame sismico in territorio etneo, tra Biancavilla ed Adrano. Sono diciassette le scosse registrate dagli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in poco più di due ore, tra le 13.29 e le 15.37, di magnitudo compreso tra 2.0 e 3.1 della scala Richter.
In qualche caso, il tremore è stato avvertito anche dalla popolazione, senza alcun allarme. Non si segnalano danni.
In particolare, le scosse che hanno avuto epicentro Biancavilla sono state quattro. La prima è delle ore 13.36 di magnitudo 2.4 e una profondità di 21 km. A seguire: pochi secondi dopo, ad una profondità di 27 km. Poi, alle 13.50 con un magnitudo di 2.1 e alle ore 14 con una potenza misurata in 2.8. Dopo ulteriori scosse propagatesi dal territorio di Adrano, ancora altre due tra le 15.21 e le 15.37, con epicentri a Biancavilla e magnitudo di 2.1 e 2.0.
La scossa più forte è stata quelle avvertita dai sismografi alle 13.38 con un magnitudo di 3.1 ed epicentro ad 1 km ad est dell’abitato di Adrano, localizzato ad una profondità di 21 km.
Si possono seguire gli aggiornamenti in diretta, minuto per minuto, attraverso la pagina web dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: CLICCA QUI.
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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»
Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate
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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».
Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.
Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.
C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.
«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».
«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».
Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.
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