Connettiti con

News

La Gepa a caccia degli incivili: spazzatura fino alla zona Vigne

Pubblicato

il

rifiuti-zona-rognoni-associazione-gepa2

di Vittorio Fiorenza

Ancora un altro intervento da parte dell’associazione Gepa di controllo ambientale. Questa volta, il gruppo guidato da Dino Petralia si è recato in zona Vigne a Biancavilla, per la precisione in contrada Rognone.

Sacchetti di rifiuti abbandonati in luoghi che invece dovrebbero essere preservati. Come ormai da prassi, i volontari hanno aperto i sacchetti alla ricerca di indizi utili ad identificare gli incivili.

Trovati scontrini della spesa effettuata in supermercati di Biancavilla, ma anche la ricevuta di un ordine effettuato in una pizzeria con tanto di numero di cellulare della persona che ha richiesto le pizze.

Da questi elementi, che saranno consegnati alla polizia municipale, si tenterà di risalire agli autori delle infrazioni ed applicare loro le sanzioni del caso.

Il precedente servizio di controllo era stato effettuato dalla Gepa nelle strade a sud del paese. Anche in quel caso erano stati trovati rifiuti e tra questi anche lettere e comunicazioni istituzionali con tanto di nomi ed indirizzi.

rifiuti-zona-rognoni-associazione-gepa

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

News

Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

Pubblicato

il

«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti