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Gli incivili ancora non s’arrendono Rifiuti persino sotto le telecamere

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Tour di Biancavilla Oggi tra le arteria a sud del paese. Ai bordi delle carreggiate, spazzatura di ogni tipo. E anche attorno agli impianti di videosorveglianza, che –secondo l’amministrazione– avrebbero sconfitto gli sporcaccioni.

 

di Alessandro Rapisarda

Spazzatura e degrado anche attorno alle telecamere di videosorveglianza, installate appositamente per controllare gli “sporcaccioni” che buttano rifiuti in maniera indiscriminata.

Lungo la strada a sud della zona della “fontana vecchia”, arteria che collega con l’ormai nota Sp 156 Dir, ovvero la “strada della vergogna”, si può notare uno degli impianti con tanto di pannellino solare per la ricarica delle batterie. Basta abbassare lo sguardo, però, per capire che a nulla è servito, visto che propria alla sua base non manca il solito cumulo di sacchetti di spazzatura ed altri rifiuti.

Sono diversi i punti in cui questi tipi di sistemi sono stati installati e, percorrendo la strada, se ne trova un altro proprio vicino l’area del ex spazzamento.

Stessa scena: impianto nuovo con tanto di logo del “Comune di Biancavilla”, cartello che avverte di non lasciare i rifiuti, avviso della presenza della videosorvegliata. Eppure, spazzatura ovunque e tracce di rifiuti precedentemente dati alle fiamme.

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È da diverse settimane, ormai, che gli impianti sono stati installati, ma evidentemente l’effetto sperato di fermare gli sporcaccioni, più volte annunciato anche dall’esperto ai rifiuti, che prometteva controlli serrati e multe, non è servito. Gli incivili se ne infischiano del “Grande fratello”, che secondo le più rosee aspettative dell’amministrazione comunale avrebbe dovuto risolvere la questione.

In uno dei siti, addirittura l’impianto è stato vandalizzato e alcuni pannelli solari sono stai rubati.

Un passante ci allarga le braccia, tra indignazione ed ironia: «Ma siamo sicuri che queste telecamere funzionino? Siamo sicuri che le multe arrivino a destinazione? L’unica certezza è che spesso noi non riusciamo nemmeno ad aprire i cancelli delle nostre proprietà per la barriera di rifiuti che vi troviamo».

Continua, intanto, il servizio di controllo ambientale dell’associazione Gepa di Biancavilla. L’attenzione, questa volta, si è concentrata proprio nella parte sud del paese, dove non mancano i cumuli di rifiuti. Il gruppo, in particolare, ha cercato elementi utili tra i sacchi di immondizia.

Elementi che sono stati trovati in ricevute di pagamento o in comunicazioni istituzionali o di aziende telefoniche, nelle quali erano presenti nomi, cognomi ed indirizzi. Gli stessi che la Gepa ha provveduto a segnalare alla polizia municipale, nel tentativo di punire i responsabili dell’abbandono indiscriminato di rifiuti.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Alba

    11 Agosto 2017 at 17:22

    Alle volte cerco di capire questi incivili…dunque paghiamo i rifiuti a peso d’oro…l’addetto passa sotto casa se la porta via…il motivo di andare a buttare rifiuti per strada…non lo vedo….magari mi spiegassero la motivazione che per me non ve ne sono….cmq anche la via chiamata 4 vanenni famosissima…e’ piena di rifiuti…ma il sindaco dov’è???

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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