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Costituito il Comitato “Rinazze” per tutelare salute, ambiente, agricoltura

Produttori e commercianti, ma anche ambientalisti, esperti e ricercatori. È stato costituito il Comitato “Rinazze”, il raggruppamento di forze e soggetti trasversali a tutela e a difesa del territorio a sud di Biancavilla, vocato all’agricoltura di qualità.
Un raggruppamento che nasce per opporsi ai progetti di impianto di trattamento dei rifiuti proprio in quella zona, come accertato nelle settimane scorse e che hanno sollevato serie preoccupazioni sul futuro di un’area in cui operano una ventina di aziende che danno occupazione a 500 persone e producono 300mila giornate lavorative all’anno.
Decine le adesioni già registrate dal comitato. Indicato già il presidente nella persona di Piero Ranno, che sarà affiancato da altri sei componenti nell’organo esecutivo: Antonio Bonanno, Giovanni Bua, Giovanni Crispi, Dino Di Salvo, Silvana Ranza e Salvatore Rapisarda. Questi ultimi, in particolare, sono la presidente del Presidio partecipativo “Valle del Simeto” e presidente del Consorzio dei produttori “Euroagrumi”.
Oltre ad iniziative informative e di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e relative alla salute pubblica, il comitato sarà promotore, se necessario, di iniziative legali contro insediamenti in contrasto con l’economia del territorio, i marchi di qualità dei prodotti agricoli, i vincoli di carattere ambientale e idrogeologico. Nelle scorse settimane, un primo gruppo aveva già avuto un incontro con l’avv. Gaetano Armao, al quale sono state illustrate le manovre in atto delle società “Greenex” e “Ch4 Energy” per la realizzazione di due megaimpianti.
La prima propone un progetto (decisamente più invasivo) di un gassificatore con una parte di incenerimento per la produzione di elettricità e compost, l’altra propone un digestore anaerobico per la produzione di biometano e compost. L’avv. Armao ha dato disponibilità a dare supporto legale allo schieramento nato a difesa della zona di Piano Rinazze.

Il comitato esecutivo formato da sette componenti presieduto da Piero Ranno
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Matrimonio al Comune di Biancavilla, invitati bloccati nell’ascensore
Piccola disavventura per la quale è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Adrano

Eleganti con abiti da cerimonia. Tutti invitati a un matrimonio, celebrato nel palazzo comunale di Biancavilla. Per alcuni invitati c’è stata una piccola disavventura. Entrati nell’ascensore, situato nel cortile del municipio, il meccanismo si è bloccato e le persone sono rimaste dentro, senza possibilità di aprire le porte.
È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del Distaccamento di Adrano per liberarle. Nulla di grave, ma tutti erano accaldati, visto che l’ascensore è esterno ed è dotato di vetrate trasparenti.
Un episodio da dimenticare. Usciti dal palazzo comunale, sposi e invitati si sono diretti al locale per festeggiare le nozze, mentre il mezzo dei vigili del fuoco è rimasto parcheggiato in piazza Sant’Orsola.
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Parcheggio irregolare: auto dei vigili urbani di Biancavilla multata a Catania
La vicenda, è stata resa nota dall’avv. Matteo Iachino Serpotta, e subito ha fatto il giro del web

A Catania, in via Carnazza, un agente della polizia locale in borghese ha elevato una multa a un’auto parcheggiata in modo irregolare. Il dettaglio che ha attirato l’attenzione è che la vettura sanzionata appartiene… alla polizia locale. In particolare, ha specificato poi la testata Video Star, si tratta di un veicolo dei vigili urbani di Biancavilla, che erano in missione presso la Procura di Catania.
A rendere pubblica la vicenda, pubblicando anche una foto, è stato l’avvocato catanese Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.
L’episodio ha suscitato curiosità e commenti online, anche per la particolarità del caso, ma la polizia municipale di Catania ha chiarito che l’auto non fa parte del loro parco mezzi. Da piazza Spedini precisano: «Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche».
Gli ulteriori chiarimenti sono del primo cittadino catanese: «L’auto, come confermano i vigili urbani di Catania, non appartiene a quelle in dotazione nel capoluogo, ma a quella di un altro Comune etneo». Il comune etneo di cui parla il sindaco Trantino è proprio Biancavilla.
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