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Cronaca

Marcello La Delfa alla sbarra per il tentato omicidio di Antonio Erba

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Prima udienza per l’agguato dello scorso agosto tra via Etnea e via San Zenone. Chiesto per l’imputato il rito abbreviato. La vittima: «Attendo giustizia, anche se non cancellerà le conseguenze che ho riportato». Antonio si trova su una sedia a rotelle: non potrà più camminare.

 

di Vittorio Fiorenza

Udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Catania, Pietro Antonio Currò, per il tentato omicidio di Antonio Erba, oggi 30enne. Imputato è Marcello La Delfa, 35 anni, che lo scorso agosto sparò quattro colpi di pistola, all’angolo tra via Etnea e via San Zenone, perché convinto –erroneamente– che Erba continuasse ad avere una relazione con la moglie. Tre di quei colpi ferirono gravemente il giovane, al punto che si trova adesso su una sedia a rotelle senza possibilità di riprendere a camminare.

Nell corso dell’udienza, l’avv. Angelo Cassone, difensore dell’imputato, ha fatto richiesta di rito abbreviato, rito che prevede uno sconto di pena di un terzo. Costituzione di parte civile avanzata invece dall’avv. Maria Carmela Di Mattea, legale della vittima. Presente in aula La Delfa, assente Erba. Prossima udienza fissata al 6 luglio.

«Non ho voluto essere presente in udienza –dice Antonio a Biancavilla Oggi– per non incontrare la persona che ha provocato tutto questo e non rivivere quei momenti. Mi aspetto giustizia. Non potrà cancellare le conseguenze, però l’auspicio è che fatti analoghi non si ripetano più». (LEGGI L’INTERVISTA INTEGRALE)

Per oltre sei mesi Antonio è stato ricoverato presso l’unità Spinale dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania, poi alcune settimane nella struttura del “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla e adesso ha preso una casa in affitto a Ragalna, adattandola alle sue esigenze di movimento in carrozzina.

Le indagini portate a termine dal pubblico ministero Michela Maresca presentano un carico probatorio pesante nei confronti di La Delfa. Prima dell’agguato, aveva minacciato Erba. C’erano stati diversi episodi. Era convinto che continuasse la relazione con la moglie.

In realtà era stata una relazione breve, finita sul nascere quando Erba aveva scoperto la situazione familiare complicata che aveva la donna, prima separatasi dal marito per maltrattamenti e poi riavvicinatasi a lui. Il giovane aveva interrotto qualsiasi interesse, ma La Delfa non ne era convinto, al punto da essere accecato dal rancore, impugnare una pistola e tendere l’agguato che soltanto per miracolo non si è rivelato mortale.

 

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Cronaca

Preso a calci e pugni per avere osato mandare un messaggio ad una ragazza

La vittima è un 40enne, gli aggressori sono due congiunti: per due anni sottoposti a “Daspo urbano”

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Divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici. Un provvedimento – il cosiddetto “Daspo urbano” – emesso dal questore di Catania e che i carabinieri hanno notificato ad un 50enne e al figlio 30enne per avere partecipato ad una violenta lite. In quell’occasione, i due avevano aggredito un altro biancavuillese di 40 anni.

Una lite prolungata, i cui retroscena erano stati ricostruiti dai militari, dopo un’accurata indagine.

La persona aggredita, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe inviato un messaggio tramite smartphone ad una giovane, legata sentimentalmente al 30enne. Tanto è bastato per accendere la scintilla della contesa, avvenuta lo scorso agosto presso il bar in cui lavorava la ragazza.

Il fidanzato di lei e suo padre si sono presentati davanti al 40enne. Prima un’accesa discussione, poi calci e pugni verso l’uomo, ritenuto responsabile di avere importunato la ragazza. Un’aggressione che gli ha procurato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni, indicata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

I due aggressori, dopo la denuncia, sono stati sottoposti ora al provvedimento del “Daspo urbano”, che vieta loro per due anni non solo di entrare nel bar in cui sono avvenuti i fatti, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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