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Tetti in eternit al vecchio ospedale Diffidata l’Asp: «Bonifichi subito»


Coperture in eternit di costruzione nel plesso di via Marconi
Alcune coperture di alcuni immobili si presentano con le “onduline” in cemento-amianto, che peraltro sono in cattivo stato di conservazione. L’avv. Carmelo Verzì si rivolge all’azienda sanitaria, chiedendo di eliminare il rischio.
di Vittorio Fiorenza
Che sui tetti di molte abitazioni resistano ancora materiali in eternit, nonostante siano stati banditi venticinque anni fa per l’alto e nocivo contenuto di amianto, è cosa nota. Ma non passano inosservati quando si tratta di immobili pubblici, a maggior ragione in una Biancavilla segnata già da decine di morti per mesotelioma pleurico dovuti all’esposizione alla fluoroedenite, una varietà di amianto naturale.
Un esempio è quello di alcuni edifici del plesso ospedaliero “Maria Santissima Addolorata”. Dall’esterno della recinzione che dà su via Guglielmo Marconi e sulla rotatoria con viale Cristoforo Colombo si notano facilmente le coperture di edifici con la tipica “ondulina” in eternit. Sono lì da chissà quanti anni. Sembrano deteriorate dal tempo e, per questo, ancora più pericolose, visto che il rischio deriva dall’eventuale inalazione di fibre rilasciate nell’aria.
A segnalare il caso, adesso, è un legale di Biancavilla, l’avv. Carmelo Verzì, che ha scritto all’Asp di Catania e, per conoscenza, al sindaco Giuseppe Glorioso. Una diffida formale con la quale si chiede di «smantellare, al più presto possibile e senza alcuna dilazione, la fatiscente copertura in eternit dell’ospedale di Biancavilla da parte di una ditta specializzata, con l’avvertimento che in mancanza di un puntuale quanto sollecito riscontro, si sarà costretti ad effettuare apposite segnalazioni alle autorità competenti affinché adottino le necessarie misure coattive». L’avv. Verzì sottolinea come «le vetuste e fatiscenti lastre ondulate in eternit, oramai in fase di sgretolamento, sono facilmente visibili anche dall’esterno».
Una situazione di pericolo per quanti fruiscono della struttura, per coloro che vi lavorano e per chi abita intorno, «soprattutto in un contesto territoriale –ribadisce il legale– tristemente noto per la massiccia presenza di fibre di fluoroedenite, minerale estremamente nocivo all’uomo che ha comportato nel corso degli ultimi anni un’altissima incidenza di tumori maligni all’apparato respiratorio e segnatamente alla pleura».
Con i due decessi verificatisi nel 2016, le statistiche aggiornate sui morti per mesotelioma pleurico nel nostro paese, come pubblicato da Biancavilla Oggi, registrano 57 vittime dal 1988 ad oggi.
I riflettori sono stati finora puntati sulle fibre naturali derivanti dall’area di monte Calvario, causa di un inquinamento ambientale. Scarsa attenzione, se non addirittura nulla, è stata invece riservata agli adempimenti che bisogna compiere per rimuovere manufatti in eternit dagli immobili.
Ecco perché l’avv. Verzì fa presente all’Asp che è necessario «predisporre un apposito programma d’intervento per eseguire le improcrastinabili opere di bonifica (rimozione, incapsulamento o confinamento dei materiali pericolosi)». L’azienda sanitaria, dal suo canto, rassicura che saranno effettuati dei sopralluoghi e che poi sarà resa nota la propria posizione.
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Operai muniti di motosega in piazza Falcone-Borsellino: tagliati gli alberi
Lavori in corso a “Spartiviale”: prosegue la riqualificazione dell’intero quartiere sud di Biancavilla

Gli alberi di pino presenti in piazza Falcone-Borsellino di Biancavilla sono stati abbattuti. Tagliati del tutto. Operai, minuti di motosega, al lavoro nell’area vicina alla chiesa Santissimo Salvatore. Un intervento radicale che cambia la fisionomia della piazza e che ha suscitato perplessità in quanti sono passati da viale Europa.
È noto che i pini non siano adatti alle aree urbane, a causa della loro mole e delle radici che, con il tempo, rovinano la pavimentazione o creano deformazioni del manto stradale. Ecco perché verranno sostituiti con alberi più adeguati al luogo.
I lavori in corso si inseriscono nell’ambito del più articolato progetto di riqualificazione dell’interno quartiere di Spartiviale. Non soltanto la piazza intitolata ai due magistrati antimafia. Anche lo stesso viale Europa, così come via Filippo Turati, la strade limitrofe, lo spazio in cui si svolge la fiera settimanale e via Belvedere sono interessati agli interventi.
A quasi 2 milioni di euro ammontano i finanziamenti. Opere che cambieranno l’aspetto dell’area sua di Biancavilla. I lavori riguarderanno strade, marciapiedi e nuove attrezzature di svago per i bambini. Saranno piantati nuovi alberi e verrà migliorato il sistema di captazione delle acque.
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L’Etna dà spettacolo, ma attenzione: soccorsi in territorio di Biancavilla
Nonostante l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno, visitatori improvvisati nella zona sommitale

La colata di lava che sta “rigando” i fianchi dell’Etna attira sulla parte sommitale del Vulcano molti curiosi che vogliono ammirare da vicino uno spettacolo unico. Accade nonostante i divieti. Il rischio di incidenti è alto.
In località monte Denza, in territorio di Biancavilla, un uomo ha riportato un infortunio ad una caviglia, impendendo di proseguire. È scattato così l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. In meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il malcapitato, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore. I soccorritori hanno posizionato l’infortunato sulla barella speciale per il trasporto a mezzo motoslitta. Raggiunto il cancello della pista Altomontana “Filiciusa-Milia”, l’uomo è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale.
Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha firmato un’ordinanza per impedire che visitatori improvvisati si avventurino in luoghi che in questo momento presentino condizioni ad alto rischio.
«Gli esperti – spiega Bonanno – ci informano del rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve. Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa».
Certo è che anche dal versante di Biancavilla, la colata offre una visuale spettacolare. La foto che pubblichiamo qui a seguire è stata scattata proprio da un nostro lettore, Placido Recupero, appassionato di fotografia, al punto che la sua Reflex è diventata la sua compagna di viaggio. «Grazie alla fotografia – ci dice – riesco a condividere con gli altri momenti ed emozioni uniche che rimangono immortalate per sempre». L’immagine dell’Etna innevato con l’eruzione e la linea di fuoco ne è un esempio.

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