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Ok al subappalto per collegare il nuovo e il vecchio ospedale
Atto deliberativo dell’Asp di Catania per autorizzare le opere di realizzazione della passerella tra i due edifici. La realizzazione dei lavori dovrebbe rappresentare la fase finale del progetto presentato nel 2007.


Atto deliberativo dell’Asp di Catania per autorizzare le opere di realizzazione della passerella tra i due edifici. La realizzazione dei lavori dovrebbe rappresentare la fase finale del progetto presentato nel 2007.
di Vittorio Fiorenza
La passerella di collegamento tra il nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla (ancora da ultimare ed inaugurare) e la struttura attuale in cui sono ospitati i reparti e il pronto soccorso sarà realizzata in subappalto.
Lo ha deciso qualche giorno fa l’Asp di Catania, accogliendo la richiesta avanzata nel giugno del 2016 dalla Lotos srl, impresa incaricata dei lavori.
Gli interventi riguarderanno, in particolare, «opere di carpenterie metalliche pesanti con pannellature di rivestimento» per unire i due edifici.
La passerella di collegamento rappresenterebbe la fase finale del progetto di completamento del nuovo ospedale “Maria Santissima Addolorata”, che era stato presentato nel 2007 con un cronoprogramma di tre anni, protrattosi però fino ad oggi, senza ancora conoscere la data certa dell’inaugurazione.
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►Nuovo ospedale, 40 anni di attesa: mafia, appalti e ritardi all’italiana
L’atto deliberativo sottoscritto dal direttore generale dell’Asp, Giuseppe Giammanco, dal direttore sanitario, Francesco Luca, e dal direttore amministrativo, Daniela Faraoni, sembra muovere un altro passo nell’iter tormentatissimo dei lavori nell’ultimo decennio.
L’edificio –va detto– era stato realizzato negli anni ’70 per poi essere abbandonato a cattedrale nel deserto. Adesso, la struttura è quasi del tutto pronta.
Eppure, dopo innumerevoli annunci di inaugurazione (sempre disattesi), il cantiere resta aperto. Ritardi che hanno avuto l’attenzione di “Striscia la notizia”, che settimana prossima dovrebbe mandare in onda un servizio di Stefania Petyx.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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