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Chiesa

Alessandro Rapisarda eletto nuovo presidente del Circolo San Placido

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Il Circolo San Placido di Biancavilla ha rinnovato le proprie cariche interne. Il nuovo presidente è Alessandro Rapisarda, che è stato eletto per acclamazione e prende il posto di Antonio Spedalieri. L’uscente, nel nuovo direttivo, che avrà una durata triennale, ha assunto la carica di vicepresidente.

Rapisarda e Spedalieri saranno affiancati da Vincenzo Sberni (nel doppio ruolo di segretario e tesoriere), Antonio Alberti e Teresa Castro (consiglieri), Francesco Floresta (maestro dei novizi) e Vincenzo Petralia (cerimoniere).

L’assemblea dei soci del circolo si è svolta nella cappella di San Placido, alla presenza del prevosto-parroco della chiesa madre, padre Pino Salerno.

«Continueremo sul solco già tracciato in questi anni –ha assicurato il neopresidente Rapisarda– nella promozione dell’importante figura di San Placido e della famiglia benedettina. Per noi la festa dedicata al nostro patrono non è legata al banale culto di una statua, ma vuole essere il momento più alto di un impegno costante come portatori di un valido esempio di santa vita cristiana».

L’attività del circolo, soprattutto negli ultimi anni, non a caso, non è stata orientata soltanto alla processione del simulacro durante i festeggiamenti di ottobre. Diverse iniziative, per esempio, hanno coinvolto le scuole, nelle quali è stata fatta conoscere la vita del martire benedettino attraverso incontri in classe, documentari e concorsi. Non sono mancate le iniziative nei quartieri con la realizzazione di edicole dedicate a San Placido. Su questa scia proseguirà il nuovo direttivo, allargando, nello stesso tempo, il proprio impegno a tematiche ed aspetti di carattere sociale.

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Chiesa

Giubileo delle confraternite, in 80 da Biancavilla per l’insediamento del Papa

Delegazioni di cinque congregazioni: sono state le più numerose provenienti dalla diocesi di Catania

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C’è chi, a Roma, ha portato il medaglione. Altri sono andati con il proprio abito tradizionale. Segni distintivi, che esprimono appartenenza e identità culturale, oltre che fede religiosa.

Da Biancavilla sono andati in 80 a Roma per partecipare al Giubileo delle confraternite. Un folto gruppo, il più numeroso partito dall’Arcidiocesi di Catania. I biancavillesi che hanno preso parte al pellegrinaggio appartengono alle confraternite del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Mercede, di San Giuseppe e dell’Idria.

Arrivati venerdì a Roma, i gruppi hanno partecipato al pellegrinaggio verso la porta santa, aperta da Papa Francesco la scorsa notte di Natale. Quindi, la processione monumentale tra il Colosseo ed il Circo Massimo con la partecipazione delle più importanti confraternita provenienti da tutto il mondo. E poi, la partecipazione alla messa di insediamento di Papa Leone XIV in piazza San Pietro.

Un’occasione, dunque, per queste realtà associative, di vivere il Giubileo come un momento di comunione ecclesiale con l’opportunità di rinnovare il loro impegno nella fede e nel servizio. Le confraternite hanno testimoniato così la ricchezza della pietà popolare e la vitalità di una fede che ha attraversato i secoli.

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Chiesa

Eletto Papa Leone XIV, le campane suonano a festa nella basilica pontificia

Il titolo alla chiesa madre di Biancavilla fu conferito nel 1970 da Paolo VI con propria bolla

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La Chiesa cattolica ha eletto il Papa: è l’americano Robert Francis Prevost, che ha preso il nome di Leone XIV. In coincidenza con la fumata bianca, a Biancavilla campane a festa in chiesa madre, che è anche basilica pontificia (oltre che Collegiata e Santuario). Un dettaglio che la lega direttamente al Papa.

Il titolo di “basilica minore pontificia” risale al 1970: un riconoscimento avuto con bolla “In Sanctissimam Cristi Matrem” di Papa Paolo VI. Un titolo speciale che in genere si dà per importanza storica, spirituale o architettonico e che implica un legame particolare con il Papa.

Le basiliche pontificie hanno il privilegio di esporre simboli come il padiglione papale, il tintinnabulum (campanella processionale), lo stemma papale e talvolta la concessione di indulgenze speciali.

Dopo la morte di Bergoglio, all’esterno della chiesa biancavillese era stato rimosso l’ovale con lo stemma araldico di Papa Francesco. Un segno della sede apostolica vacante. Si attende ora che venga esposto lo stemma del nuovo pontefice.  

Su Leone XIV si concentrano attese e speranze dei fedeli cattolici. A farsi interprete di questi sentimenti il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno: «Accogliamo con gioia e speranza l’elezione di Papa Leone XIV. In un tempo segnato da divisioni e incertezze, la sua figura rappresenta un richiamo universale ai valori della pace, della solidarietà e della fraternità. A nome dell’intera comunità di Biancavilla, esprimo l’augurio che il suo pontificato possa essere fonte di serenità e guida spirituale per il mondo intero».

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