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Patanè: «La mafia non “disturba” chi fa parte dell’associazione antiracket»


Il procuratore all’inaugurazione dello sportello di “Libera Impresa”: «Inutili i discorsi moraleggianti sulla resistenza alla criminalità, bisogna dare un aiuto concreto».
di Vittorio Fiorenza
«L’imprenditore che rimane solo è più facilmente vittima dell’estorsione. Se inserito in un’associazione si sente protetto e sostenuto non soltanto sul piano psicologico. Le organizzazioni criminale se sanno che un commerciante è iscritto in un’associazione antiracket, di certo non lo vanno a “disturbare” perché sanno che poi saranno denunciate. È una remora per i malavitosi».
Sono le parole del procuratore Michelangelo Patanè, a margine dell’inaugurazione, a Biancavilla, dello sportello antiracket ed antiusura di “Libera Impresa”, presso Villa delle Favare.
«Essere iscritti all’associazione antiracket –ha detto Patanè– serve anche a prendere contatti con carabinieri e polizia, serve a costituirsi parte civile e tutto ciò contribuisce al controllo del territorio. Il sostegno alla vittima è fondamentale. Inutile appoggiarsi a discorsi moraleggianti sulla resistenza alla criminalità perché bisogna dare un aiuto concreto».
«Peraltro –ha ricordato il procuratore– sono previsti dei benefici, dei sussidi, delle forme di solidarietà per chi è vittima di usura ed estorsione. Elementi che possono convincere alla ribellione».
Impossibile non notare, poi, che l’apertura dello sportello non sia partita dai commercianti e dagli imprenditori locali. «Certo, però qui adesso c’è una sede, ci sarà un contatto telefonico e persone che si mettono a disposizione. Quindi –conclude Patanè– può essere un momento di aggregazione, anche se l’iniziativa non parte dai commercianti locali».
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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