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Perizie sul furto da 400mila euro, intoppi infiniti sul nuovo ospedale

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L’esterno del plesso ospedaliero come si presenta adesso

A parte alcune opere di pavimentazione, gli operai non hanno potuto effettuare altri interventi. Slitta così l’intero cronoprogramma dei lavori. Una farsa senza fine.

di Vittorio Fiorenza

Macché ripresa dei lavori. Cerimonie, accordi a favore di telecamera e parate, ancora una volta, si sono dimostrate fasulle. O quasi. La farsa della riapertura del cantiere per il completamento del nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla continua.

Sì, il cantiere è formalmente aperto. Ma, come ha appurato Biancavilla Oggi, basta andare sul posto per notare un silenzio spettrale e l’assenza di attività di rilievo. Il motivo? Presto detto.

La Lotos srl che è subentrata all’Ati Group per l’ultimazione delle opere (in gran parte di impiantistica elettrica e meccanica) non ha potuto toccare un filo di corrente né mettere una presa al muro all’interno della struttura. E non può ancora farlo. Guai a farlo.

Succede, infatti, che è ancora in corso la perizia dell’assicurazione relativa al megafurto compiuto a novembre nella nuova struttura: rubati il server e tutti i comandi della regolazione degli impianti, con cavi, schede informatiche, apparati tecnici. Un danno non di 100mila euro, come era stato stimato inizialmente, ma di circa 400mila euro. Un colpo da record a Biancavilla. Non ci sono precedenti simili.

Fino a quando gli esperti dell’assicurazione non completeranno le loro verifiche, la Lotos non potrà procedere con i lavori. Ecco perché, nonostante gli annunci roboanti, in realtà nessun elettricista o operaio specializzato in impiantistica ha messo piede finora nel cantiere biancavillese.

Un cantiere che non soltanto non è a pieno regime, ma si ritrova soltanto con otto operai edili che hanno per adesso eseguito lavori di pavimentazione nell’area destinata all’isola ecologica e nella cosiddetta “camera calda”, destinata all’ingresso delle ambulanze.

Cosa significa tutto questo? Semplice: fare saltare il cronoprogramma che era stato stilato in occasione della firma di consegna dei lavori, che prevedeva il 20 aprile 2015 come prima tappa di ultimazione lavori e giugno come seconda tappa.

Non solo. I dubbi e gli interrogativi che aleggiano e abbiamo sentito in cantiere sono anche altri. la compagnia assicurativa ha la capacità di coprire un danno così consistente? Oppure spetterà all’Asp di Catania mettere di nuovo le mani al proprio portafogli? E ci sono queste disponibilità finanziarie?

La prima scadenza relativa alla prossima primavere, con queste premesse, sembra quindi difficile poterla rispettare, se non impossibile. Si tenterà di recuperare per giugno. Forse. Chissà. Nulla, su questo cantiere, può essere dato ormai per certo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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“Biancavilla Oggi” e il racconto della politica diventano una tesi di laurea

Davide D’Amico “dott.” in Filologia moderna: focus con Vittorio Fiorenza, Giuseppe La Venia e Nicola Savoca

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A dieci anni dalla fondazione e dall’irruzione di Biancavilla Oggi nel panorama giornalistico locale, la nostra testata è stata oggetto di studio con un focus sul modo di raccontare le vicende della politica. Un’analisi linguistica e lessicale effettuata sulla cronaca e gli editoriali pubblicati dal nostro giornale.

La ricerca, intitolata “Il giornalismo politico: il lessico”, costituisce la tesi della laurea magistrale in Filologia moderna, conseguita dal giornalista Davide D’Amico all’Università degli studi eCampus ed assegnata dalla commissione presieduta dalla prof.ssa Alessandra Mita.

Oltre a concentrare l’attenzione su Biancavilla Oggi, lo studio ha preso in esame le esperienze giornalistiche dell’emittente Tva di Adrano e del quotidiano online Corriere Etneo. D’Amico, per la sua indagine, si è avvalso anche di interviste al nostro direttore Vittorio Fiorenza, al direttore del Corriere Etneo, Nicola Savoca, e al giornalista adranita, inviato del Tg1, Giuseppe La Venia.

Il lessico nella cronaca politica locale

Fulcro della tesi (relatrice la prof.ssa Alexandra Corina Stavinschi, docente di Pragmatica e Linguistica testuale) è l’analisi della cronaca politica locale. Un’analisi che ha evidenziato come il lessico sia diventato poco settoriale, avvicinandosi alla lingua comune. Ma anche con una doppia matrice: l’uso di termini tradizionali e neologismi e il prelievo di tanti termini da altri ambiti (economico e sportivo, su tutti).

«L’esperienza giornalistica, ormai decennale, di Biancavilla Oggi ci ha portato ad essere una voce radicata, distinta ed autorevole nel nostro territorio. Ma non ci aspettavamo – sottolinea Vittorio Fiorenza – di essere addirittura “analizzati” con metodologia scientifica e diventare argomento di una tesi di laurea. Ne siamo felici ed orgogliosi: l’ennesimo riconoscimento della qualità del nostro lavoro. A maggior ragione perché tale attenzione proviene da un amico e collega, apprezzato per la sua serietà e professionalità. Siamo grati a Davide D’Amico: ci congratuliamo con lui per questo importante e meritato traguardo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA  

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