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All’Istituto “Maria Ausiliatrice” termosifoni “off” alle 8 del mattino

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Alunni col cappotto in classe (immagine d’archivio)

di Vittorio Fiorenza

«I termosifoni vengono spenti alle 8 del mattino, cioè quando arrivano i bambini in classe. Il calore si mantiene per qualche altra ora, ma poi i bambini sono costretti a stare di fatto al freddo, visto che viene accesa soltanto una stufetta elettrica. Tutto questo non è possibile. Paghiamo la nostra retta mensile di 75 euro e non è giusto che i nostri bambini stiano in queste condizioni e poi tornano a casa infreddoliti o con il mal di testa».

La lamentela è quella di alcune mamme di bambini che frequentano le sezioni materna ed elementare dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” delle suore salesiane.

Una situazione che, a dire dei genitori, diventa intollerabile, soprattutto in giornate di freddo come quelle di questo periodo. Per questo si sono rivolte a Biancavilla Oggi, nel tentativo di sollecitare la direzione dell’istituto di via Mongibello ad intervenire.

E in effetti, contattata dalla nostra redazione, dall’amministrazione dell’istituto, il dott. Antonio Scandurra, ha garantito che il problema verrà risolto settimana prossima: «I termosifoni vengono accesi alle 5.30, secondo le esigenze delle suore, che si alzano di buon mattino. Il problema è che a quell’ora il riscaldamento si accende sia nel plesso principale che in quello di fronte, dove ovviamente a quell’ora non ci sono bambini. Poi viene spento alle 8. Per questo abbiamo già chiamato i tecnici per l’installazione di una valvola, che ci costa 2mila euro, per evitare sprechi e concentrare i riscaldamenti dove servono e all’ora in cui ci sono gli alunni. Allungheremo anche di un’ora il periodo di accensione. Settimana prossima sarà necessario, per ragioni tecniche, staccare per due giorni i riscaldamenti. Poi, questo nuovo sistema risolverà del tutto il problema».

L’Istituto “Maria Ausiliatrice” non è il solo, in questi giorni, ad avere questo tipo di disagi. All’Ipsia di viale dei Fiori, gli alunni sono stati costretti a scioperare per protestare contro la mancata attivazione dei termoconvettori. In questo caso, la causa non è legata all’impianto ma a contrasti burocratici con gli enti erogatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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