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Riesplode la rivolta dei netturbini, strade trasformate in pattumiera

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di VITTORIO FIORENZA

Alla fine di due giornate di assemblee sindacali da parte degli operatori ecologici della Dusty, Biancavilla si presenta come una pattumiera a cielo aperto. Altre due riunioni dei lavoratori sono previste per domani e sabato. Facile immaginare come si presenterà il paese nel fine settimana.

I netturbini sono rimasti nella sede del cantiere dalle 6 alle 10. Poi hanno ripreso servizio, ma in tutti i quartieri sono rimasti rifiuti agli angoli delle strade e sacchetti della spazzatura appesi ai balconi. L’immondizia raccolta in due giorni è stata circa 25mila kg, ovvero la metà di quella che si riesce a caricare nei cassoni nella normale attività.

La preoccupazione dei lavoratori è palpabile. La protesta è legata al loro destino incerto, in riferimento al passaggio del servizio dalla Dusty alla vincitrice del nuovo appalto, la Roma Costruzioni di Gela.

Da troppo tempo, la vertenza è in stallo. E all’Ufficio provinciale del Lavoro le riunioni si concludono con un nulla di fatto. Al punto che a questo punto è stato richiesto l’intervento della prefettura, dalla quale si attende la convocazione delle parti. Da mesi, il sindaco Giuseppe Glorioso firma proroghe alla Dusty. E dall’altro lato, l’impresa vincitrice attende di potere avviare il nuovo servizio.

Il punto cruciale è che le parti non sono d’accordo nemmeno sul numero dei lavoratori effettivi nel cantiere di Biancavilla. Nell’elenco della Dusty si contano 36 lavoratori con mansioni operative e 6 amministrativi (compreso il direttore di servizio).

La nuova ditta ha fatto sapere, però, che sulla base del monte ore stabilito dal Comune nel bando di gara, non ha bisogno di tutto questo personale: «La forza lavoro complessivamente prevista per l’esecuzione dei servizi risulterebbe sensibilmente minore nella previsione del Csa rispetto a quello attualmente impiegato».

In altri termini lo spettro del licenziamento per una parte dei netturbini si fa minaccioso. Da qui, l’agitazione di questi giorni che potrebbe diventare esplosiva.

Nell’ultima riunione convocata all’Ufficio provinciale del Lavoro, l’amministrazione Glorioso si è tagliata fuori, Nessun rappresentate del Comune di Biancavilla era presente al tavolo con le imprese e le organizzazioni sindacali. Il motivo? Il Comune lo ha specificato via email: «Non intendiamo partecipare agli incontri in considerazione del fatto che codesto Ufficio unitamente alle parti sindacali, sono in grado di assicurare la migliore definizione dei criteri, delle modalità e dei termini per salvaguardare la prosecuzione dei rapporti di lavoro al cui rispetto resta obbligato l’appaltatore del servizio in coerenza con le clausole contrattuali già sottoscritte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica

Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»

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© Foto Biancavilla Oggi

Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.

«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».

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