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Cronaca

Pedinata e scippata della borsa: bottino di 2mila euro per i malviventi

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di Vittorio Fiorenza

L’hanno inseguita e quando è arrivata in un punto ritenuto adatto, hanno messo a segno il colpo: una donna è stata scippata della propria borsa da due malviventi. Un colpo fruttuoso, se si considera che all’interno della borsa la vittima aveva 2mila euro appena prelevati dalla banca.

L’episodio è avvenuto di mattina, in via Platania, una stradina parallela alla più nota via Castriota, in pieno centro storico.

Con ogni probabilità la scelta della vittima non è stata casuale. I due scippatori forse hanno preso di mira la donna fin dall’istituto bancario. L’hanno seguita, a bordo del proprio scooter, con i volti coperti da caschi integrali, e appena arrivati nella viuzza hanno completato il loro piano criminale.

Le urla della signora hanno fatto accorrere alcuni vicini, gli stessi che, chiamato il 112, hanno fatto intervenire sul posto i carabinieri. Dei due delinquenti, però, nessuna traccia.

È questo soltanto uno degli atti di microcriminalità che si sommano a furti, scassi e danneggiamenti segnalati recentemente.

Dalla donna derubata della borsa lasciata in macchina nel viale Europa al furto in casa in via Marco Botzaris o quello messo a segno in via dei Peloritani, dal tentato furto ad una tabaccheria del centro storico al ritrovamento in zona Martina di un furgone rubato e di attrezzi da scasso: tutti episodi raccontati da Biancavilla Oggi che danno il segno di una criminalità spicciola, ma diffusa, che nelle utltime settimane a Biancavilla ha creato allarmismo e preoccupazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Amianto, casalinga morta a 55 anni: chiesto risarcimento di 500mila euro

Causa contro il Comune ma è difficile provare responsabilità, il sindaco: «Ci sono gli indennizzi»

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© Foto Biancavilla Oggi

Non era mai accaduto da quando Biancavilla sa di convivere con la minaccia del minerale-killer: la fluoroedenite di monte Calvario, simile all’amianto, fonte di un inquinamento naturale che ha determinato decine di morti per tumore alla pleura. Ma adesso, al palazzo comunale, una famiglia che ha perso una persona cara a causa del mesotelioma chiede ora un risarcimento di 500mila euro.

Sono passati 26 anni dall’evidenza dei dati epidemiologici e 21 dalla scoperta e identificazione della fibra, riconosciuta a livello internazionale come “nuovo minerale” con proprietà altamente cancerogene. In tutti questi anni, nessuno aveva tentato una causa al Comune. Eppure, di morti per questa neoplasia che non lascia scampo, Biancavilla ne conta dal 1988 ad oggi circa 70, anche se la stima è che quelli reali siano almeno il doppio.

La causa civile al Tribunale di Catania

Tra questi, una donna di 55 anni, casalinga, deceduta nel 2012. Sono stati il marito e due figli ad avviare il procedimento alla sezione civile del Tribunale di Catania, adducendo una responsabilità con culpa in omittendo. Si punta il dito sul Comune per presunte omissioni nell’obbligo di tutelare la salute pubblica, soprattutto dopo che cause ed effetti dell’incidenza eccessiva di mesotelioma a Biancavilla sono stati ampiamente documentati dalla letteratura scientifica.

Una causa legittima, ma dal verdetto non così scontato per la famiglia biancavillese. La mobilitazione istituzionale, a partire dal 1997, per affrontare la problematica, non è mai mancata. Tenendo conto, poi, del lunghissimo periodo di incubazione tipico di questa patologia tumorale, i decessi finora avvenuti sono da considerare conseguenze di un’esposizione al rischio cominciata ben prima della fine degli anni ’90, quando il paese ha preso coscienza dell’esistenza del minerale-killer. Ad ogni modo, l’esito della causa civile dovrebbe arrivare il prossimo ottobre.

Aperta la strada dell’indennizzo una tantum

Se la strada dei risarcimenti si presume dallo sbocco incerto, quella da percorrere per vittime e famigliari delle vittime riguarda gli indennizzi. Fino a pochi anni fa anche questa possibilità – riservata solo a lavoratori esposti al rischio amianto – era impensabile da applicare alla realtà di Biancavilla. Ma interventi parlamentari e ministeriali hanno riconosciuto l’unicità del caso Biancavilla. Un cambio di rotta possibile anche dopo che la fluoroedenite è stata riconosciuta cancerogena dall’International Agency for Research on Cancer, riunita a Lione con 21 esperti di 10 paesi europei.

«Si sta lavorando – conferma a Biancavilla Oggi il sindaco Antonio Bonanno – agli indennizzi ai familiari delle vittime dell’esposizione ambientale. Vittime che per la prima volta vengono equiparate a coloro che si sono ammalati per esposizione lavorativa». Per queste ragioni, «ci stiamo interfacciando con l’Animil», l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.

«È stato possibile – sottolinea il primo cittadino – aumentare i fondi nell’ultima finanziaria. Nel decreto Milleproroghe sono state facilitate, inoltre, le procedure per ottenere un indennizzo una tantum, quantificato in 15mila euro, la cui erogazione compete all’Inail».

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