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Ospedale, il commissario Murè rimette in moto tutto il cantiere

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Il commissario Murè tra amministratori, politici e dirigenti ospedalieri

Sopralluogo da parte del vertice dell’Asp: «Entro settembre riprenderanno i lavori, poi il nosocomio dovrà integrarsi e rapportarsi con le strutture di Paternò e Bronte». Probabile inaugurazione a febbraio. Oltre ai reparti storici, ospiterà la Rianimazione. 

di Vittorio Fiorenza

In prima linea, lei, il commissario straordinario dell’Asp di Catania. Poi, un lungo codazzo di dirigenti, personale medico ed infermieristico, fornitori. E soprattutto un seguito affollato di politici e amministratori. Rosalia Mulè fa visita al cantiere del nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla (per decenni rimasto una cattedrale nel deserto) e si fa portare in ogni stanza ed angolo dell’edificio, i cui lavori sono bloccati da marzo.

Non un semplice sopralluogo, quello della Murè, ma un incontro in cui fa l’annuncio tanto atteso: «Non do la data precisa perché non ho la sfera di cristallo, ma posso affermare che entro il mese di settembre i lavori saranno ripresi».

Troppe date sono state fornite ai cronisti per il riavvio del cantiere. Tutte disattese. Ecco perché la Murè, scaramanticamente, preferisce non indicare un giorno esatto: «Stiamo solo aspettando un passaggio di ordine burocratico-amministrativo, comunque già ci siamo. Ripeto: entro settembre. Ho anche preso l’impegno con la ditta di saldare una parte economica arretrata, che agevolerà la ripresa delle opere in maniera repentina».

«Inaugurazione a febbraio»
La struttura è pressoché completa. Manca circa il 4-5% di interventi, pari a 2 milioni di euro, perché i lavori, con l’impiego di circa 30 operai, nell’arco di alcuni mesi, siano del tutto ultimati. È in corso una gara d’appalto per attrezzature ed arredi dell’importo di 6 milioni di euro. A febbraio, probabilmente, l’inaugurazione.

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Rosalia Mulè

«Ecco perché è fondamentale –specifica la Murè– riaprire il cantiere prima possibile, anche per evitare il rischio di eventuali vandalizzazioni (nonostante la presenza di una vigilanza),  che potrebbe riguardare non solo l’edificio ma le attrezzature già presenti all’interno. I biancavillesi hanno diritto di avere questa struttura, che non può più attendere di essere consegnata alla collettività».

«Cosa importante –sottolinea la Murè– è che questo nosocomio si deve integrare con il territorio, in ossequio alla riforma del sistema sanitario, e va messa in connessione con gli ospedali di Bronte e di Paternò. Tre nosocomi che vanno intesi come un unicum e ognuno avrà un compito specifico, nel segno della complementarietà, per offrire un servizio sinergico in questa parte della provincia».

L’offerta sanitaria
Per quanto riguarda l’offerta sanitaria, all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” saranno mantenuti reparti storici (dalla chirurgia all’ortopedia, dalla ginecologia e ostetricia alla medicina), ci sarà ovviamente il pronto soccorso e la radiologia. Si aggiunge la Rianimazione, che di fatto potenzia e consente di mantenere in vita il nosocomio.

«Questo nuovo plesso in particolare ospiterà –spiega il commissario Asp– la parte relativa alla degenza, più il complesso operatorio, la sala travaglio, la zona parto e la rianimazione. Stiamo cercando, inoltre, di fare una piccola rimodulazione tra il vecchio e il nuovo plesso». Due edifici che saranno collegati da una sorta di “tunnel”.

Dallo stop al riavvio del cantiere
Lo stop dei lavori è stato dovuto alle vicissitudini burocratiche dell’Ati group, l’impresa incaricata dei lavori a Biancavilla, che, controllata dall’ex gruppo Aiello di Bagheria, è stata confiscata alla mafia. Il passaggio e l’acquisizione all’Anbsc (l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) ha rallentato fortemente l’iter lavorativo, senza considerare che la normativa sulle confische non consente di dare continuità al cantiere.

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Andrea Dara

Inghippi che, comunque, adesso sono stati superati e, formalmente, il riavvio dei lavori sarà sancito da un atto notarile tra impresa e Asp. I dettagli sullo stato delle opere sono contenuti in una recente relazione preparata dall’ing. Cesare Taddia della direzione dei lavori, su richiesta della senatrice Ornella Bertorotta del Movimento Cinque Stelle, che Biancavilla Oggi ha già pubblicato qui.

Si tratta comunque di interventi minimi, come confermato da Andrea Dara, amministratore giudiziario del gruppo Aiello, nonché amministratore unico dell’Ati Group, presente durante il sopralluogo a Biancavilla.

«Manca veramente poco –evidenzia Dara–  manca la definizione degli impianti al piano terra e al primo piano, mentra dal secondo al quinto sono stati tutti realizzati. Poi la fornitura di mobili ed arredi, che devono supportare tutta l’attività sanitaria e amministrativa. E la sistemazione della parte esterna: ci sono molti materiali di risulta che occupano l’area di cantiere che domani diventerà area per giardini e parcheggi».

Tutti dettagli che il n. 1 dell’azienda sanitaria (affiancata dal direttore sanitario dell’Asp di Catania, Franco Luca, e dal direttore amministrativo, Maria Maugeri) e l’amministratore dell’impresa esecutrice dei lavori hanno comunicato ai dirigenti ospedalieri, agli amministratori comunali e alla rappresentanza politica del territorio. Presente il sindaco Giuseppe Glorioso. In visita ufficiale pure i parlamentari regionali Nino D’Asero e Concetta Raia ed il deputato nazionale Luisa Albanella.

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Cronaca

Sicurezza, il sindaco Antonio Bonanno chiede un incontro con il Prefetto

Interviene pure il candidato primo cittadino del Pd, Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»

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© Foto Biancavilla Oggi

«Esprimo apprezzamento per le 22 misure di prevenzione personale disposte dalla Questura di Catania e notificate dai Carabinieri ad altrettanti soggetti resisi responsabili, in due distinte vicende, di mega risse nel centro cittadino e nell’ospedale. È un bene che, tra Daspo e avvisi orali, le autorità facciano sentire la propria presenza. Devo dire che attendevo con fiducia un provvedimento del genere. Nel frattempo, dispiace purtroppo registrare che a Biancavilla per la seconda volta un esercizio commerciale è stato preso di mira con il metodo della ‘spaccata’. Oltre a esprimere solidarietà e vicinanza al titolare del negozio, comunico sin d’ora di essermi già attivato per chiedere alla Prefettura un incontro urgente per affrontare il tema della sicurezza nel nostro territorio. La tutela dei cittadini è al primo posto delle mie priorità».

Sono le parole del sindaco Antonio Bonanno in riferimento ai provvedimenti emessi dalla Questura di Catania su due risse che si erano verificate lo scorso anno a Biancavilla. Altro riferimento di cronaca riguarda il furto con “spaccata” subita da un esercizio commerciale di viale dei Fiori.

Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»

«Chiediamo al Prefetto di Catania la convocazione di un tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a tutela della sicurezza delle nostre città e a supporto dei nostri commercianti che non possono vivere in una condizione di continua preoccupazione per le loro attività».

Lo dichiara il candidato sindaco del Partito Democratico, Andrea Ingiulla, intervenendo anche lui sull’ultimo episodio di furto di viale dei Fiori.

«La politica – specifica Ingiulla – deve muoversi in un’unica direzione, senza inutili contrapposizioni, non possiamo permetterci di mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che non ci sia un oggettivo problema legato alla sicurezza della nostra comunità,  dal centro alla periferia».

«La politica – prosegue ancora il candidato alle prossime Amministrative – ha il sacrosanto dovere di assumere un’iniziativa forte e coraggiosa per affrontare il problema. Bisogna agire con fermezza perché la già provata condizione economica di aziende, piccole imprese e famiglie della nostra città non può essere messa a repentaglio da atteggiamenti di balordi e criminali che colpiscono le attività commerciali».

«Confidiamo nell’incessante quanto prezioso lavoro dei Carabinieri e delle Forze dell’Ordine – dice ancora Ingiulla – e chiediamo al Governo nazionale e al Governo regionale che possano essere intraprese azioni immediate per intensificare il personale, i mezzi e strutture adeguate a tutela delle nostre città. Per quanto mi riguarda, la nostra parte politica è sempre disponibile per un confronto con chi rappresenta le istituzioni».

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