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Cumuli di rifiuti fanno da “barriera” Show dell’inciviltà in contrada Pulica

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Rifiuti in contrada Pulica, anche all'ingresso dei fondi agricoli

Rifiuti in contrada Pulica, anche all’ingresso dei fondi agricoli

di Vittorio Fiorenza

I cumuli di rifiuti, in certi punti, ostruiscono pure gli ingressi dei fondi agricoli. I proprietari sono costretti a passare sopra il tappeto di immondizia.

«E’ un’indecenza, non ho mai visto nessuno che controlli», si lamenta un anziano intento a lavorare nella sua campagna.

Contrada Pulica, a nord di Biancavilla: lungo la strada, che scavalca la Ss 284, è un “fiorire” di microdiscariche.

Un cartello del Comune, affisso alcuni anni fa, a firma del sindaco Giuseppe Glorioso e dell’allora assessore Pasquale Lavenia (oggi esperto del primo cittadino in materia di rifiuti) ricorda che «chi abbandona rifiuti è un essere incivile». Ma a considerare dall’immondizia accumulata, non ha funzionato da deterrente.

Così come non ha intimorito nessuno un altro cartello comunale sulla Sp 156, a sud di Biancavilla, che avverte della presenza di un sistema di videosorveglianza (in realtà inesistente).

Anche qui, i cumuli di rifiuti si estendono lungo oltre un chilometro. Per due giorni, operai hanno cominciato a rimuoverli. Ma poi, l’intervento si è bloccato. E la spazzatura continua ad aumentare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla

«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

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© Foto Biancavilla Oggi

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».

Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.

«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».

«Un ospedale proiettato nel futuro»

Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».

Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».

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