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Tappeto di rifiuti con vista sul Simeto: ecco la “strada della vergogna”




di Vittorio Fiorenza
Non ci sono stati né scioperi né disservizi da parte degli operatori ecologici della Dusty. Eppure, la Sp 156, che porta a sud di Biancavilla, verso la Valle del Simeto, si presenta da almeno un mese come un serpentone di rifiuti di ogni genere.
Quintali di spazzatura disseminati lungo l’arteria, fino all’incrocio che segna il confine con Adrano, che richiamano cani randagi e ratti. Vasche in Eternit e inerti derivanti da lavori edili, elettrodomestici e arredi, un vasto tappeto di sacchetti maleodoranti rendono persino difficoltosa la viabilità perché invadono le corsie di marcia, oltre a piazzole e muretti.
Qua e là, ci sono pure focolai che sprigionano fumi tossici, anche in vicinanza di abitazioni.
Un cartello del Comune informa che l’area è video sorvegliata: evidentemente non ha avuto alcun deterrente. Qualcuno ha posto su un muretto una scritta su un cartone: “Strada della vergogna”.
Uno scempio ambientale con rischi igienico sanitari su cui il Movimento Cinque Stelle ha realizzato un video reportage di denuncia che sta circolando su Facebook.
Daniele Sapia, consigliere comunale di “Rinnoviamo Biancavilla”, in una lettera con allegata documentazione fotografica, ha chiesto un urgente intervento al sindaco Giuseppe Glorioso e al commissario della Provincia di Catania.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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