Connettiti con

Cronaca

Detenuti con permesso di lavoro, irregolarità scoperte a Biancavilla

Controlli dei carabinieri con l’Ispettorato del Lavoro: nei guai autolavaggio e bar-tabacchi

Pubblicato

il

Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha altresì avviato, unitamente al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, una campagna finalizzata al controllo “a tappeto” dei beneficiari delle misure di detenzione alternative al carcere.

Attenzione dei militari tutta rivolta a quei soggetti con permesso di svolgere un’attività lavorativa all’esterno dei luoghi di espiazione della pena.

In quest’ambito, già revocata l’autorizzazione a recarsi al lavoro di un biancavillese posto ai domiciliari. Pur essendo titolare di partita Iva per autolavaggio, l’uomo non si era mai iscritto alla Camera di commercio né fornito comunicazione al Comune sull’attività intrapresa, oltre ad avere utilizzato due lavoratori in nero. 

Nell’ambito dei controlli, scoperto a Biancavilla un altro detenuto domiciliare con permesso di lavorare, che prestavano la loro opera “in nero” e senza la prevista sorveglianza sanitaria. Si tratta di un bar-tabacchi. Scattata, dunque, una maxi sanzione con il recupero dei contributi previdenziali e assicurativi e la sospensione imprenditoriale delle attività.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cronaca

La droga e un “pizzino” a casa del figlio di un esponente del clan di Biancavilla

Arrestato dai carabinieri un 41enne, già indagato a piede libero nell’inchiesta “Ultimo atto”

Pubblicato

il

Il suo nome figura già tra gli indagati a piede libero del blitz “Ultimo atto” (traffico di sostanze stupefacenti è il reato contestatogli) ed è figlio di uno degli esponenti storici del clan mafioso Toscano – Mazzaglia – Tomasello. Adesso, i carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato per detenzione di marijuana nella sua abitazione.

Il blitz è scattato nell’abitazione dell’uomo, un 41enne, con l’ausilio del Nucleo cinofili. È stato King, il cane antidroga, a fiutare la sostanza stupefacente, nascosta in una cassettiera, in cucina.

I militari, qui, hanno trovato una busta sottovuoto trasparente piuttosto capiente, contenente diverse decine di grammi di marijuana. Sulla parte alta della stessa cassettiera, invece, trovato un bicchiere di plastica, al cui interno erano presenti 135 euro in banconote di diverso taglio, oltre a diverse monete, ritenute provento di attività illecita.

La perquisizione ha consentito di notare pure, nel comodino della camera da letto, un “pizzino” con nomi e numeri, adesso al vaglio dei militari perché si suppone sia un resoconto dello spaccio. Un “promemoria” che costituisce il tassello conclusivo grazie al quale i militari hanno ricostruito l’attività illegale messa in piedi dal 41enne.

Per lui sono scattate le manette. La marijuana sequestrata verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, in modo da capire il tasso di tetraidrocannabinolo contenuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti