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Politica

Consiglieri verso l’insediamento: D’Asero presidente, Pappalardo vice?

In Giunta dovrebbero entrare pure Mario Amato e Vincenzo Mignemi con Martina Salvà vicesindaco

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Convocato per giovedì 29 giugno, il nuovo Consiglio Comunale di Biancavilla dovrà insediarsi ed eleggere i suoi vertici. Per la presidenza, il nome che si fa con insistenza in queste ore è quello di Luigi D’Asero del Movimento per l’Autonomia. Per la carica di vice, il sindaco Antonio Bonanno proporrà ai suoi alleati il nome di Melissa Pappalardo del Partito Democratico, unica rappresentante di opposizione, come segno istituzionale di rispetto per la minoranza.

Non c’è ancora nulla di certo e definitivo: settimana prossima, non a caso, è prevista una riunione di maggioranza. Ma l’elezione di D’Asero presupporrebbe un mandato a scadenza. Si pensa a due anni e mezzo, dopo i quali scatterebbe il turnover con il consigliere Fabrizio Portale, eletto in “Noi per Biancavilla”, lista centrista che, come l’Mpa, ha avuto un risultato elettorale sotto le aspettative.

Quanto all’Esecutivo, il suo completamento, comunque, avverrà dopo l’insediamento dell’assemblea cittadina. È possibile che i tre assessori nominati dal sindaco Antonio Bonanno, appena dopo la sua proclamazione, restino in carica: Vincenzo Randazzo (in rappresentanza di “Energie per Biancavilla”), Martina Salvà (“Biancavilla che lavora”) e Vincenzo Giardina (“Biancavilla mi piace”).

Mentre Salvà dovrebbe mantenere il doppio ruolo di consigliere ed assessore, nonché la carica di vicesindaco, Giardina potrebbe dimettersi dall’assemblea cittadina. Lo scranno verrebbe lasciato ad Emanuela Messina, prima dei non eletti della sua lista, che diventerebbe la settima donna in Aula. Una “quota rosa” mai così alta.

Le altre due caselle assessoriali dovrebbero essere destinate – stando alle ultime indiscrezioni – a Mario Amato e a Vincenzo Mignemi, con quest’ultimo nel doppio ruolo di consigliere e componente dell’amministrazione comunale.

Tutte ipotesi e tutti ragionamenti in divenire. Saltando un nome, crolla l’impalcatura. E poi ci sono da considerare le aspettative delle seconde linee di ogni forza politica. Esponenti non eletti in Consiglio che ambirebbero – con l’ormai collaudato meccanismo del turnover – ad un “ripescaggio”. Un lavoro di equilibrio ed incastri, cui la maggioranza bulgara di Bonanno è messa alla prova.

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Politica

Addio all’avv. Enzo Trantino: fu anche consigliere comunale a Biancavilla

Illustre giurista dall’inconfondibile oratoria, figura simbolo della Destra catanese: aveva 90 anni

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© Foto Biancavilla Oggi

Enzo Trantino se ne è andato all’età di 90 anni. In queste ore viene ricordato con partecpazione per essere stato il “principe del Foro” a Catania e per l’attivismo politico come figura storica della Destra.

Il suo legame con Biancavilla ha radici profonde, soprattutto con la militanza del Movimento Sociale Italiano. A Biancavilla è stato spesso in sezione e in comizi in piazza Roma.

Circa 40 anni fa, l’avv. Trantino ricoprì anche la carica di consigliere comunale di Biancavilla. A ricordarlo è il sindaco Antonio Bonanno: «Per beneficiare della immensa popolarità di Trantino, politico stimatissimo da tutti e imbattibile oratore, il Movimento Sociale di Biancavilla decise di metterlo in lista. Trantino venne eletto e rimase in carica per 12 mesi circa».

Il primo cittadino non manca di tracciare un suo personale ricordo: «Con l’avv. Enzo Trantino se ne va un Maestro assoluto della politica, un uomo di legge di una preparazione straordinaria. Per grazia del destino, la mia e la sua famiglia hanno avuto modo di frequentarsi negli anni. Quando Trantino, già parlamentare nazionale, era per tutta la Destra un punto di riferimento nel territorio, a Biancavilla arrivavano con regolarità mai violata plichi contenenti i suoi dotti interventi alla Camera dei deputati assieme a tutti i provvedimenti da lui promossi».

«Per noi giovani di destra, Trantino – prosegue Bonanno – è sempre stato un mito irraggiungibile, faro di saggezza, intelligenza e onestà cui fare riferimento. Una delle ultime volte che ebbi la fortuna di intrattenermi con lui, fui sorpreso dalla affettuosa cordialità con la quale mi raccomandò di stare sempre dalla parte giusta della politica, quella al servizio degli altri, e di tenere alta l’attenzione per evitare insidie indesiderate. Porgo un abbraccio affettuoso ai figli Enrico e Novella. Addio, avv. Enzo Trantino. Oggi anch’io piango per un gigante».

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