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Biancavilla e la “sua” piscina semi olimpionica: presentato il progetto

Se la proposta verrà accolta, l’opera sarà realizzata a fianco al campo sportivo con 2 mln di euro

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La giunta comunale di Biancavilla ha approvato il documento di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di una piscina semi olimpionica e adiacente vasca per bambini e anziani. L’amministrazione partecipa, infatti, all’avviso pubblicato dall’Agenzia per la Coesione territoriale che mette a disposizione fondi del Pnrr, Aree Interne e Unione Europe (Next Generation EU) per la realizzazione di infrastrutture sociali di comunità.

L’importo richiesto per la realizzazione dell’impianto natatorio è di 2 milioni di euro. L’intervento è stato inserito nello schema di Piano triennale dei lavori pubblici 2022-2024. 

La piscina semi olimpionica – se la domanda di partecipazione al bando sarà accolta – sorgerà nell’area dello stadio comunale “Orazio Raiti”.

«La mia amministrazione – spiega il sindaco Antonio Bonanno – è impegnata a scrivere una pagina storica per la nostra città. Una città di 24mila abitanti non può, infatti, non avere una piscina che garantisca l’attività sportiva e il benessere dei cittadini. Cerchiamo di colmare in questo modo un ritardo storico facendo la gioia di bambini, giovani e anziani che sono davvero al centro dei nostri pensieri. Una piscina riassume, infatti, in maniera mirabile il binomio sport e tempo libero».

Una piscina a sei corsie

La piscina avrà 6 corsie e attigua ad essa ci sarà una vasca per bambini e anziani. Lo studio di fattibilità prevede anche una palestra attrezzata di 160 mq, spogliatoi e servizi e una zona snack con reception. Avrà un ampio bacino di utenza tenuto conto che le piscine più vicine sono quelle di Santa Maria di Licodia e Bronte. Sarà dotata di un impianto fotovoltaico che consentirà piena autonomia nella produzione di energia elettrica.

«Con questo progetto – sottolinea l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici, Marco Cantarella – si vuole eliminare una carenza strutturale e sportiva richiesta da decenni dai biancavillesi che, ad oggi, devono spostarsi in altri comuni limitrofi. La struttura permetterà di fornire tutti i servizi collegati all’arte natatoria, che vanno dall’apprendimento del nuoto, al fitness, alle terapie, fino all’agonismo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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