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Nuova ordinanza a Biancavilla: scuole chiuse ancora per altri due giorni

Fino a giovedì alunni a casa, il primo cittadino valuterà poi se prorogare il provvedimento pure venerdì

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«Il persistere delle cattive condizioni del tempo impone la chiusura delle scuole per le giornate di mercoledì 27 e giovedì 28 ottobre. Non nascondiamoci che si tratta di un momento drammatico per tutti i paesi della provincia etnea, oltre che per la città di Catania. Tra ieri e oggi il maltempo ha fatto registrate due vittime e una dispersa in due aree della provincia.
Proprio per tutelare l’incolumità dei cittadini di Biancavilla ho scelto di chiudere le scuole per altri 2 giorni ancora. Si preannuncia una situazione delicata tra giovedì e venerdì».

Sono queste le parole del sindaco Antonio Bonanno, mentre comunica l’ulteriore proroiga di chiusura delle scuole del paese.

«Sulla base delle previsioni e del parere degli esperti valuterò nei prossimi giorni se prolungare la chiusura fino a venerdì. Domattina, alle ore 10.00, presiederò una riunione del Coc, già attivato per l’allerta meteo», specifica il primo cittadino.

«E’ necessario che tutti i cittadini -fa appello Bonanno- adottino comportamenti improntati alla massima cautela. In questi giorni, quindi, invito i cittadini di Biancavilla a muoversi soltanto nei casi di estrema necessità».

In questi giorni frane e smottamenti si sono registrati nella periferia del nostro territorio: Polizia locale e volontari di Protezione Civile sono intervenuti tutte le volte che è stato necessario. «Li ringrazio per il lavoro che stanno svolgendo. L’allerta da parte nostra è altissima», conclude il sindaco.

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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