Politica
Alunni tornano a scuola, Bonanno: «Screening e trasporto Fce adeguato»
Lieve calo di contagi Covid in paese, ma nelle strutture dell’Opera “Cenacolo Cristo Re” i casi sono 17
Anche a Biancavilla, con il ritorno della Sicilia in area arancione, domani rientrano in classe gli studenti delle seconde e terze medie e lunedì prossimo il 50% dei giovani delle scuole superiori.
Il sindaco Antonio Bonanno ha in programma lunedì una riunione con l’Ufficio Covid del Comune per parlare del trasporto in sicurezza sanitaria della popolazione scolastica del territorio. La questione sarà poi esposta ai rappresentanti della Ferrovia Circumetnea.
«Il Commissario Covid Liberti – spiega il sindaco Bonanno – ha accolto la mia richiesta per organizzare a Biancavilla uno screening della popolazione scolastica. Non è ancora stata fissata la data ufficiale ma è probabile ciò avvenga entro questo fine settimana. Sarà mia cura comunicare i giorni esatti».
Il primo cittadino di Biancavilla ha inviato una lettera al Commissario Covid etneo sollecitando uno screening dettagliato, e numericamente significativo, di studenti e docenti. Nei mesi scorsi, al Com di Biancavilla in due giorni sono stati processati quasi 2 mila tamponi.
Il numero di alunni delle scuole superiori – circa 950 – delle scuole medie superiori – 350 – e del personale docente e ATA si aggira attorno alle 1400 unità.
I dati dei positivi in città fanno registrare un lieve calo rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono 184 i contagiati (-8) considerati i 17 casi registrati tra gli anziani ospiti dell’Opera Cenacolo Cristo Re.
«Il cambio di colore nella classificazione del rischio – conclude il sindaco – non deve farci abbassare la guardia. E’ necessario che l’attenzione e lo scrupolo nella prevenzione del contagio restino alti in tutta la cittadinanza».
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«Il sindaco ci dica se ci sono le condizioni per stare in maggioranza»
Dopo lo “strappo” in aula, intervento del gruppo “Noi per Biancavilla”: toni amari ma conciliatori
«Amarezza per quanto accaduto e pieno consenso sulla scelta politica adottata dal consigliere Fabrizio Portale».
Si esprime in questi termini, Nino Finocchiaro, responsabile del gruppo “Noi per Biancavilla”, rappresentato in Consiglio Comunale da Portale. Il riferimento è allo “strappo” verificatosi in aula, quando il consigliere non ha partecipato al voto per la scelta dei componenti biancavillesi per l’assemblea dell’Unione dei Comuni della Val Simeto (Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Centuripe). Un voto che, di fatto, ha escluso Portale, preferendo altri tre componenti di maggioranza (Rosanna Bonanno, Giorgia Pennisi e Marco Cantarella), oltre all’unico componente di minoranza, Melissa Pappalardo, eletta di diritto.
«Tale scelta operata con il consenso del sindaco Antonio Bonanno ha di fatto tradito gli impegni assunti nei riguardi della nostra lista, già esclusa da ogni rappresentanza istituzionale sia in Giunta che in Consiglio Comunale», attacca Finocchiaro, facendo eco alle dichiarazioni già espresse a caldo da Fabrizio Portale a Biancavilla Oggi. Quest’ultimo aveva “avvisato” il primo cittadino di valutare l’uscita dalla coalizione di maggioranza.
La richiesta al sindaco Bonanno
«Chiediamo al sindaco, quale garante degli impegni assunti con la nostra lista e con oltre mille cittadini che l’hanno votata, di conoscere – ribadisce ora Finocchiaro – se sussistono ancora le condizioni politiche che hanno dato luogo all’accordo in sede di campagna elettorale e se ritiene ancora necessaria ed indispensabile la nostra presenza all’interno della maggioranza».
I toni di Finocchiaro sono comunque conciliatori: «Il nostro consigliere, nell’interesse della Città, nonostante il trattamento subito è disponibile a sostenere come ha sempre fatto, tutti gli atti amministrativi che il sindaco e la Giunta Municipale fino ad oggi hanno adottato e adotteranno, previo coinvolgimento sulle scelte importanti per la nostra città. Non si può pretendere che una forza politica possa sostenere l’attività dell’amministrazione comunale, se dovesse persistere un atteggiamento di chiusura e di esclusione sulle scelte che l’amministrazione e la maggioranza che la sostiene compiono nell’adozione degli atti amministrativi».
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