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La chiesa “Sacro cuore” chiude: un anno di lavori per i danni del terremoto

Le attività della parrocchia retta da padre Ambrogio Monforte saranno comunque assicurate

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© Foto Biancavilla Oggi

Operai già al lavoro nella chiesa “Sacro cuore” di Biancavilla. È formalmente aperto il cantiere che interesserà la parrocchia di padre Ambrogio Monforte, complessivamente per i 12 mesi del 2021. Almeno questa è la tempistica massima indicata nell’appalto, seppur si confida che la chiesa possa essere riaffidata ai fedeli nell’arco di mesi. Una cerimonia di formale avvio dei lavori è programmata per lunedì 11 gennaio, alla presenza del sindaco Antonio Bonanno.

Saranno eseguite, in tre differenti fasi, opere di consolidamento e messa in sicurezza dell’edificio sacro, dei locali utilizzati per l’oratorio e delle mura di cinta dell’intera struttura. Sono interventi che si rendono necessari dopo i danni del terremoto dell’ottobre 2018.

L’evento sismico con epicentro Biancavilla di magnitudo 4.6, oltre ad avere creato lesioni nella basilica, nella chiesa dell’Idria, nelle scuole e in centinaia di abitazioni, aveva colpito pure la chiesa “Sacro cuore”. L’entità dei danni non era emersa in maniera immediata, ma sopralluoghi successivi allo sciame sismico avevano evidenziato la necessità di interventi strutturali.

Le opere adesso sono partite, grazie al fondo dell’8×1000 della Conferenza Episcopale Italiana riservato al restauro dei beni culturali ecclesiastici. Risorse a cui si aggiungeranno un finanziamento dell’Arcidiocesi di Catania e un’altra parte derivante da un mutuo che accenderà la parrocchia. A circa 400mila euro ammonta la spesa globale. La progettazione è stata eseguita dall’ing. Pietro Antonio Furnari e dall’arch. Francesco Anfuso. La ditta incaricata è la Cospin.

«Una nuova pagina viene scritta nella storia della nostra parrocchia», viene sottolineato nella pagina Facebook della chiesa Sacro Cuore.

«La parrocchia, però, non si ferma e –si specifica– accoglie a braccia aperte nei nuovi saloni dove abbiamo allestito la nuova chiesa per poter celebrare insieme le Sante Messe. A tal proposito, informiamo tutti che i nuovi posti a sedere a disposizione dei fedeli – segnati e col giusto distanziamento – sono 50, più eventuali altri 30 posti disponibili per seguire le celebrazioni dalle stanze adiacenti. Inoltre, le Sante Messe domenicali diventano quattro: 9 – 11- 17 – 18.30. Siamo certi che riuscirete a distribuirvi nei vari orari, anche perché è necessario rispettare le giuste norme anti contagio e anti assembramento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Addio a fra Salvatore Barbagallo: fu docente di liturgia all’Antonianum

Aveva 67 anni: originario di Biancavilla, si era dedicato per tutta la vita al mondo accademico

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È morto all’età di 67 anni fra Salvatore Barbagallo della Provincia dei Frati Minori di Sicilia. Originario di Biancavilla, era stato docente di Liturgia prella la Facoltà teologica della Pontificia Università Antonianum di Roma.

Nato il 26 giugno 1956, nel 1992 ha conseguito il Dottorato in Liturgia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. È stato preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor Hominis” e professore di Liturgia presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra.

Autore di saggi, libri e articoli, nel 1996 aveva pubblicato “Iconografia liturgica del Pantokrator”, per i tipi delle Edizioni Pontificium Athenaeum Anselmianum.

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